Archivi del mese: ottobre 2014

ALCUNE PERSONE SONO PURA POESIA ALTRE SOLO RUMORE: “AMICO, SEI SORRISO SBOCCIATO ALL’IMPROVVISO E CON TE NON MI PERDO IN QUESTO ASFALTO ACCARTOCCIATO…”

Le persone sono come la musica:
alcune sono pura poesia, altre solo rumore.

(Aforisma)

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AMICO

 

Lontano

infinito

senza limiti

né muri.

Vita lontana

catena che rincuora.

Accarezzi

senza sguardi.

Sei un sorriso

sbocciato all’improvviso

mio unico solco

e con te non mi perdo

in questo asfalto

accartocciato.

 

(C) Lorella Ronconi

Poesia tratta dal volume Sirena Guerriglia di Lorella Ronconi

Edizione 2013 in vendita su lafeltrinelli.it 

Prezzo 8,50 acquista cliccando direttamente da qui

Sirena Guerriglia

 

( Foto di (c)  Corrado Dessi)

 

 

 

 

 

 


21 OTTOBRE 2014: UN ANNIVERSARIO SPECIALE, 58 ANNI INSIEME ED IO SONO QUI GRAZIE AL CORAGGIO E ALLA INTELLIGENZA DI DUE PERSONE SPECIALI, I MIEI GENITORI

Essere persona con diversa abilita’ non è facile nel 2014

ma vi assicuro che nel 1062

quando sono nata lo era ancora di più.

C’erano le scuole differenziali in cui rinchiudevano le persone “diverse”: disabili motori, psichici, sensoriali. La medicina e la ricerca affannavano senza avere coscienza del gran numero di malattie rare esistenti. Abbondava l’ignoranza e i tabù erano giganti. I genitori di bambini disabili, si vergognavano spesso, molto spesso, rinunciavano lasciando che i loro bimbi godessero del loro amore dentro le convenzioni pelose e le mura domestiche.

I miei genitori no, è a loro che devo tutto ed è a loro che oggi dico il mio grazie!

Grazie! 58 anni insieme ed io sono ciò che sono per merito dei miei genitori

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I miei genitori, oggi 58 anni di matrimonio  vorrei regalare loro tutta la sapienza, la forza, la conoscenza e coraggio, la pazienza e i sorrisi, le carezze, gli abbracci che mi hanno insegnato e donato fin quando sono nata.                               Erano molto giovani, non erano preparati ad avere una bimba ‘differente’ con così tanto dolore alle gambe ed una malattia che nessuno conosceva. I miei genitori non si sono mai arresi.                                                                                              

Ricordo i viaggi su e giù per l’Italia negli per ospedali, quei dottori con le facce strane che mi misuravano e quei viaggi, alzarsi all’alba per non perdere i treni della speranza, la mia salvezza era in braccio a babbo, il mio salvatore dal dolore provocato dal camminare e il mio rifugio!

Poi a scuola, nel ‘ 68 la legge permise ai bambini diversamente abili di andare nelle scuole normali (c’erano ancora le scuole differenziali per quelli’ non normali ‘) mia mamma si batté a parole con tutti, andava per uffici sostenendo che lei avrebbe mandato a sua figlia in una scuola normale, perché sua figlia doveva crescere in un modo normale, come e con gli altri bambini.

I miei genitori: Elio e Andreina, due persone meravigliose che non hanno avuto ne vergogna ne paura di dire Si alla loro storia e dire Si ad una bimba bionda che non riusciva crescere e a camminare e nessuno sapeva il perché.
Ai miei genitori devo tutto ciò che ho è che sono. Una persona viva e felice.. E.. Si. Una donna che ama se stessa.
Grazie babbo Elio, grazie mamma Andreina! ❤

(c) Lorella Ronconi


FOLLONICA: TRE GIOVANI FOTOAMATRICI SVELANO L’INVISIBILE BELLEZZA: 18 OTTOBRE 9 NOVEMBRE 2014 LA CITTA’ VISIBILE – LA BELLEZZA E’ DIFFERENTE

LA MAREMMA: IDEE DI BELLEZZA- LA CITTA’ VISIBILE – FOLLONICA  (GR) 18 OTTOBRE 9 NOVEMBRE 2014 

Francesca Manetti, Elena Biagetti e Monica Iacopini, giovani fotoamatrici maremmane, saranno presenti a “La città Visibile” 2014 con una loro istallazione svelando attraverso i loro scatti  “la differente bellezza”, una bellezza spesso celata da stereotipi, tabù e luoghi comuni.  

biglietto invito mostra

DIFFERENTI OBIETTIVI

Ci sono bellezze soggettive ed oggettive, ci sono bellezze invisibili solo perché non sono guardate con sguardo privo da condizionanti stereotipi e tabù.

L’ “invisibile bellezza” spesso ci sfugge perché “cancellata” da stereotipi imposti dalla società o influenzata da  canoni dettati da interessi di mercato, da retaggi culturali: la differenza e il suo valore stanno proprio nella unicità e nello sguardo attento,  obiettivo di colui o colei che sa e desidera vederla.

La Bellezza Differente per noi è l’eleganza stessa dell’essenza della persona, non il mezzo ma la persona stessa.

Un oggetto inanimato, uno strumento protesico come la carrozzella diventa quindi veicolo non di disabilita’ ma il mezzo che ci accompagna tra paesaggi, colori, tramonti, colline e il mare della nostra Maremma, ad incontrare emozioni di rara unicità.

E’ grazie a questo progetto  che abbiamo potuto realizzare che  solo con obiettivi differenti e con differenti obiettivi si può arrivare a vedere una persona resa invisibile dall’ indifferenza e carpirne la tangibile sua bellezza.

 Si ringrazia il Cav. Lorella Ronconi per la Sua gentile consulenza al nostro progetto.”

Francesca Manetti, Elena Biagetti e Monica Iacopini

life is a dream

 

 LA MAREMMA: IDEE DI BELLEZZA- LA CITTA’ VISIBILE

FOLLONICA  (GR) – PINACOTECA CIVICA – MUSEO “Magma”

18 OTTOBRE 9 NOVEMBRE 2014: “La Bellezza è Differente”

Inaugurazione Sabato 18 Ottobre – Ore 18.00

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La Città Visibile: Arte relazionale, arte sociale.  La Città Visibile è una manifestazione culturale che vuole raccontare il territorio maremmano, con i suoi centri urbani, in modo nuovo. Attraverso mostre d’arte, di fotografia, di architettura, ma anche eventi multidisciplinari come passeggiate letterarie, conferenze, workshop e seminari. La Maremma si mette in mostra e rende visibile il suo passato, il suo presente, il suo progetto di futuro.
La Città Visibile è un evento relazionale: non espone delle icone da venerare, ma vuole stimolare tutti (anche le categorie sociali più emarginate) a partecipare per condividere, e non subire, il piacere dell’esperienza creativa e narrativa.

Info contatti: lacittavisibilefollonica@gmail.com

            La Città Visibile Follonica 2014 

Anche quest’anno la partecipazione a “La Città Visibile” prevede due inaugurazioni.
La prima in Pinacoteca inizierà il 18 ottobre alle 18:00

Gli artisti presenti in mostra saranno:
Ilaria Bastianelli
Chiara Baragatti
Luciano Bencini
Giuseppe Linardi
Claudio Cenerini
Irene Lorenzi
Rita Brucalassi
Monica Mainardi
Francesca Manetti
Elena Biagetti
Monica Iacopini
Emilio Gozzi
Massimiliano Grassini
I.M. Addimanda
Carlo Micheloni
Xixi Wang
Laura Mosca
Nico Pistolesi
Mauro Corbani
Giuliano Giuggioli
Renato Piazzi
Roberta Tascini
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La seconda inaugurazione sarà il 07 novembre alle 18:00 presso il Museo Magma, un incontro a cura di Sacha Naspini e Federico Guerri.

 

(c) Lorella Ronconi


LA “SIRENA GUERRIGLIA” HA SUPERATO LE 10.000 VISUALIZZAZIONI IN SOLI SETTE MESI: GRAZIE A TUTTI!

13 Ottobre 2014: in soli 7 mesi il mio blog: “Sirena Guerriglia” supera le 10.000 visualizzazioni!

Ho “toccato” ben 58 paesi nel mondo…

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…ho viaggiato, incontrato, conosciuto e condiviso persone, storie, esperienze con altre realtà … Dimostrando, soprattutto a me, che io esisto, anche se sono seduta su una sedia solo 4 ore al giorno. GRAZIE A TUTTI! E’ merito della rete (le mie gambe), della comunità che ci abita (che mi ha dato stima) e di chi mi ha permesso ed insegnato ad utilizzarla che ho raggiunto questo incredibile traguardo ❤ !

Vorrei imparare di piu’, specializzarmi, per acquisire ancora di più competenze e lavorare in modo serio … Ma purtroppo non ho i mezzi economici, sono una donna felicemente disabile, ma terribilmente povera… Mannaggia a chi ne ha tanti e non sa cosa farne!!! 😥

Viva la vita comunque e nonostante!

#iosonorara #iononmivergogno #JeRoule

Cav. Lorella Ronconi


CONNER E CLYDE, DUE FRATELLI PER CUI IL TRIATHLON E’ SOLO L’INIZIO DI UNA ESPERIENZA DI UN GRANDE LEGAME OLTRE CHE LO “START” PER REALIZZARE TANTI SOGNI PER IL LORO FUTURO ASSIEME

Sports Illustrated cover
http://cerebralpalsy.org/inspiration/relationships/sibling-connection/
Il triathlon unisce tre sport: nuoto, ciclismo e corsa. E ha unito ancora di più questo fortissimo duo!

Conner and
Cayden Long

Triathletes

For Conner and Cayden Long, a children’s triathlon was just the beginning of a bonding experience, not to mention, big dreams for the future – together.

Competing in triathlon

Family photo

 

Riding

Holland 5K with Team Hoyt

Triathletes

Conner Lungo, 9, Cayden, 7, e Cooper, 3, vivono con i genitori, Jeff e Jenny lungo in Casa Bianca, Tenn., Non fanno eccezione. Conner ha un alto livello di energia ed è costantemente alla ricerca di opportunità di giocare con i suoi fratelli, soprattutto Cayden, che ha paralisi cerebrale spastica. Cayden non verbale e limitato in mobilità.

“Siamo una famiglia molto affiatata, e spendiamo un sacco di tempo insieme”, ha detto Jenny. “I ragazzi sono molto vicino a noi e tra di loro, ma potrei dire che Conner ha voluto fare un sacco di cose con Cayden. E Cayden non può semplicemente alzarsi e andare fuori. ”

Ma un’occasione unica si presenterebbe ai fratelli lunghe con il potenziale per essere una esperienza di legame per tutta la vita. Nella primavera del 2011, Conner ha visto un annuncio in Magazine di un genitore di Nashville che pubblicizzato triathlon per bambini ‘, che è essenzialmente una versione ridotta della manifestazione triathlon adulto con corsa, nuoto e ciclismo. Il primo pensiero di Conner era che questo evento sarebbe un’impresa ideale per se stesso, e suo fratello. Qualcosa che sia potuto partecipare, insieme.

“Volevo davvero andare al triathlon, ei miei genitori ha detto ‘sì'”, ha detto Conner, che è in quarta elementare.

E con il turno di quella pagina rivista, squadra lunga Brothers è nato. Jenny si consultò con Mandy Gildersleeve, un allenatore delle giovanili di triathlon dalla Florida, per l’assistenza ad acquisire attrezzature e per una migliore comprensione delle esigenze di gara.

A quel triathlon – Triathlon Nashville Kids – il 5 giugno 2011, Conner tirò suo fratello in una zattera per il nuoto 100-yard. Ha poi biked solo durante la parte collinare di una tre miglia in bicicletta trekking mentre Gildersleeve tirato rimorchio di Cayden a fianco la sua bicicletta, contro il volere di Conner. Dopo l’ultima collina, roulotte di Cayden è stato trasferito al moto di Conner in modo da poter completare i requisiti di tre miglia in bicicletta insieme. Poi Conner spinse passeggino di suo fratello per il restante mezzo miglio run a finire la loro prima gara in un impressionante 43 minuti e 10 secondi.

Jenny ha spiegato, era la prima volta hanno finito nulla, insieme.

“Hanno trovato il loro amore insieme, la loro passione”, ha detto Jenny, descrivendo che i ragazzi hanno completato la gara con un eccitato, ma determinato, l’espressione sul volto di Conner Cayden mentre rideva.”Da quella prima gara hanno legato su un piano diverso e non posso nemmeno spiegare.”

L’evento Nashville è diventato il primo di una serie triathlon e maratone per i fratelli.

“Come abbiamo partecipato più eventi, non ce n’erano – o pochissimi – i bambini con bisogni speciali che stavano prendendo parte”, ha detto Jeff. “Questo è qualcosa che ci piacerebbe vedere il cambiamento – non posso dire quanto questo ha fatto per Conner e Cayden, e la nostra famiglia.”

Children’s athletics bring out brotherly love for Long siblings

The parents of sons that are close in age know what an exhilarating, but exhausting experience two little boys can be. Sons – more so than daughters – seem to thrive with a partner in crime; the number of activities they perform together that can lead to mischief and robust physical activity can be endless, and unpredictable.

Conner Long, 9, Cayden, 7, and Cooper, 3, living with parents, Jeff and Jenny Long in White House, Tenn., are no exception. Conner has a high energy level and is constantly looking for opportunities to play with his brothers, especially Cayden, who has spastic cerebral palsy. Cayden non-verbal and limited in mobility.

“We’re a really close-knit family, and we spend a lot of time together,” said Jenny. “The boys are really close to us and to each other, but I could tell that Conner wanted to do a lot of things with Cayden. And Cayden can’t just get up and go outside.”

But a unique opportunity would present itself to the Long brothers with the potential to be a lifelong bonding experience. In the spring of 2011, Conner saw an ad in a Nashville Parent’s Magazine that advertised a kids’ triathlon, which is essentially a scaled-down version of the adult triathlon event with running, swimming and cycling. Conner’s first thought was that this event would be an ideal undertaking for himself, and his brother. Something they both could participate in, together.

“I really wanted to go to the triathlon, and my parents said ‘Yes’,” said Conner, who is in the fourth grade.

And with the turn of that magazine page, Team Long Brothers was born. Jenny consulted with Mandy Gildersleeve, a youth triathlon coach from Florida, for assistance in acquiring equipment and for a better understanding of race demands.

At that triathlon – the Nashville Kids Triathlon – on June 5, 2011, Conner tugged his brother in a raft for the 100-yard swim. He then biked alone during the hilly portion of a three-mile cycling trek while Gildersleeve pulled Cayden’s trailer alongside her bike, against Conner’s wish. After the last hill, Cayden’s trailer was transferred to Conner’s bike so they could complete the three-mile cycling requirements together. Then Conner pushed his brother’s stroller for the remaining half-mile run to finish their first race in an impressive 43 minutes and 10 seconds.

Jenny explained, it was the first time they finished anything, together.

“They have found their love together, their passion,” said Jenny, describing that the boys completed the race with an excited, but determined, expression on Conner’s face while Cayden was laughing. “Ever since that first race they bonded on a different level and I can’t even explain it.”

The Nashville event became the first of several triathlons and marathons for the brothers.

“As we attended more events, there were none – or very few – children with special needs that were taking part,” said Jeff. “That’s something we’d like to see change – I can’t say how much this has done for Conner and Cayden, and our family.”


In the beginning

It was when Cayden turned about two months old that Jenny felt her new baby wasn’t meeting his developmental milestones in the same way her first born had. She noticed that Cayden’s eyes were crossing and that his head seemed small. After a trip to a pediatrician and a neurologist, the baby underwent a series of tests, and the new parents received a diagnosis: Cayden had cerebral palsy, and microcephaly, a condition that results in a smaller head circumference.

After the diagnosis, Jenny wondered how Cayden’s condition – he is non-verbal yet communicative, and uses a wheelchair yet mobile – would affect her growing family. But amid a laundry list of uncertainties, one aspect that was apparent was that her sons were close. And little by little, Cayden’s condition was treated as a surmountable challenge within the family unit.

“There are some challenges,” she said. “But Cayden is always included; if they go to the roller rink, Cayden rolls along. As much as Conner can go, Cayden will go. They both like to fish with their father. For Cayden, it’s not about the actual fishing – he likes to be outside in a social situation with his father and his brother.”

Cayden is now in the first grade and attends public school. He takes part in special education and mainstreams with other first graders for gym, art, library and recess. In addition, he attends physical, speech and occupation therapies outside of school.

Jenny said Cayden is somewhat mobile, enjoys crawling, and can get in and out of his chair. However, because of weakness in his legs and the amount of assistance he needs, Cayden is more independent at this time when he uses his chair. He is learning sign language.

Cayden’s relationship with Conner has flourished despite differences in ability.

“We’re teaching our children that every child is different,” Jenny said. “We tell him that it’s important to appreciate who a person is on the inside stride.”

That’s how the Long family approaches each day, she added.

“It’s a day-to-day thing. We’re thankful for the day,” she said. “Perspective is about the smile on Cayden’s face.

When my boys tell me that they have nothing to do, I tell them they have a lot to do. It teaches you to be grateful. And at the end of the day, Cayden still has a smile on his face.”


Recognition

“What I like best about it is that we’re together, and I don’t have to do it by myself. Without Cayden it wouldn’t be a team,” said Conner. “I didn’t want Cayden left on the sidelines because it isn’t fair towards him.”

“I don’t know what I would do without Cayden. I just want him to finish,” said Conner who wants everyone to know it is not about winning, but having fun.

In several media interviews about their athletic endeavors, Conner takes the opportunity to create awareness of his brother’s impairment.

“He still has regular feelings like we do and he understands what you say about him,” Conner said when asked about his brother’s physical impairment and inability to verbalize. “When I see him smiling and laughing that means he’s having a good time.”

His love for Cayden extends to his younger brother, as well. Maybe when Cooper is bigger he will join the brothers, Conner added.

Their team spirit and brotherly bond have not gone unnoticed. Last December, Team Long Brothers was awarded the 2012 Sports Illustrated Kids SportsKid of the Year award.

“Each kid has an individual story that on its own maximizes the most out of what sports should be,” said Bob Der, managing editor of Sports Illustrated Kids magazine. The award is given to individuals that achieve in school, make a difference with their athletic success, and use sports as a vehicle to draw attention to an opportunity.


Pushing forward

Since the Nashville Kids Triathlon, Conner and Cayden have participated in over fourteen athletic events, including the New England Kids Triathlon in Cambridge, Mass.; the Holland Elementary 5K in Holland, Mass.; the Kids Triathlon, Inc. in Jacksonville, Fla.; and the 2011 IronKids Alpharetta Triathlon, Alpharetta, Geo.

At the Holland Elementary 5K in May 2012, the Longs had an opportunity to meet Rick and Dick Hoyt, the father-son team that has taken part in athletic events together for more than 30 years. Rick, the son, has spastic quadriplegia with cerebral palsy. The two teams were joined by Team Rossiter Sisters (Briley, 10, and Ainsley, 7) to cross the finish line, together.

“It was really inspiring to us to see that they (Team Hoyt) had been doing this so long,” said Jenny.


Giving back

In addition to raising their young sons, the Longs hope to launch their nonprofit to help remove barriers that children with disabilities often encounter soon.

“We would like to start raising money for children with disabilities to participate in triathlons and marathons,” Jeff said. “At the event in Jacksonville, we met a young girl that was an amputee, but that was it. I want to see involvement, but equipment for children with disabilities is expensive.

“We’d like to provide carts and equipment wherever we go so that everyone can participate,” he said. “We’re by no means rich. When kids with special needs are included, it’s fun, it’s therapeutic, [and] it’s a double win. Families shouldn’t be limited by income.”


The sky’s the limit – literally

Today, Cayden is taking part in other athletic outings with his family. He is enrolled to play modified T-ball for the first time, and he’s taking horseback riding lessons. He also joined his family on a hiking trip; he followed along in a small wagon. He enjoys swimming, and his family is exploring what opportunities are available for modified snow skiing.

For Conner’s part, he enjoys running, watching television, reading, and going to church with his family and friends. He said he can’t wait until the day he can take part in track meets because he genuinely enjoys the running portion of the triathlons he’s taken part in.

The duo has big plans for the future, as well.

“Ten years from now, the perfect place for me and Cayden would be – you know, how people have the American flag on the moon,” Conner said. “We would have a Team Long Brothers flag on the moon.”

Conner said that as long as he chooses to participate in athletic events, he hopes Cayden will join him.

“I can’t wait to do the Ironman with Cayden,” said Conner. “And, I want to do a full marathon – all 26.2 miles.” The IRONMAN World Championship race that Cayden refers is widely considered a premiere endurance race that combines the three toughest endurance races in Hawaii; the 2.4-mile swim, 112-mile bike ride, and 26.2-mile marathon. Befitting to Team Long is the IRONMAN’s well known mantra “ANYTHING IS POSSIBLE.”

 


E LA VITA VOLA OLTRE LE NUVOLE

“E la vita vola
oltre le nuvole e respira di te,

libera,
svolazzando di gioia amorosa.

Incontra un raggio di sole
che la illumina d’oro,
poi si inchina alle stelle
attendendo il mattino
e gli sorride sublime:

‘Sei impastata di amore, vita mia !”
canta ai colori del cielo,
abbracciando
un vellutato arcobaleno. “

©Lorella Ronconi.
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Un grazie alla Confraternita del Battiecorri per la stupenda foto e all’ Italian Doughnut ® L. C. D. B. Per la gentile concessione dell’anello per la foto realizzata da Roberto Cabalisti.

http://www.ebay.it/itm/Anello-Baseball-Doughnut-in-Argento-925-Rodiato-Oro-Bianco-con-Stelline-Oro-18kt/141369197648?_trksid=p2047675.c100011.m1850&_trkparms=aid%3D222007%26algo

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SIRENA GUERRIGLIA: UN LIBRO DI POESIE CON UN TITOLO CHE HA IL SUO PERCHE’

Di Daniele Del Casino: “Sirena Guerriglia: un titolo, il suo perchè”. 

Da diverso tempo ho il piacere di intrattenermi con la poesia, non scrivendo o, ahimè, decantando (per quanto mi piacerebbe) versi perchè ho la fortuna di frequentare alle volte ambienti letterari, che si spingono, ma non spesso, verso l’ambito poetico.

Mi sono ritrovato tra le mani “Sirena Guerriglia” la seconda pubblicazione della poetessa
Lorella Ronconi, che con piacere ho letto e “interpretato”, perchè ritengo che la poesia, per quanto arrivi dalle parole di qualcun altro, ha varie interpretazioni, quindi diventa soggettiva. Ma chi è Lorella Ronconi? Ella è nata e residente a Grosseto, nella Maremma della Toscana nel 1962 e dall’età di due anni convive con una tremenda e rara malattia genetica dal nome difficile: pseudoacondroplasia emersa, che dal 1991 la costringe su una carrozzella. Impegnata a livello civile  e politico da oltre venti anni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma sopratutto culturali e sociali,come  nel riconoscimento dei naturali diritti per i disabili Lorella Ronconi da tempo riversa la sua energia anche nella poesia
una passione che la porta a vincere diversi premi, come il primo premio al concorso nazionale “San Leonardo Murialdo” a Roma con la sua prima raccolta poetica, “Je roule” e il “Pegasus Literary Awards” della città di Cattolica,  quest’anno nel mese di aprile.

Sirena guerriglia (Lorella Ronconi) ioesirenaguerriglia - Sirena guerriglia (Lorella R

Sirena Guerriglia: un titolo, il suo perchè

Qual’é il significato del titolo di questa raccolta ? Secondo l’autrice é la naturale fusione di due nomi a lei ben congeniali: la “sirena”, l’essere mitologico metà donna e metà pesce, che così tanto somiglia alla sua condizione, divisa tra l’essere femminile e la realtà dell’invalidità, un’immagine che Lorella Ronconi da molto tempo ha fatto sua, anche attraverso simpatiche elaborazioni grafiche, che la vedono ritratta come una sirena, appunto.

La “guerriglia” invece, quale conflitto dove una delle due parti affronta l’altra in maniera indiretta e senza uno scontro aperto riflette un’altra delle condizioni vissute da Lorella Ronconi: quella della sua lotta al pregiudizio nei confronti di tutti i disabili, una guerra fatta di tante battaglie che, nonostante tutto, affronta da tempo con mente da guerrigliera: non scontri aperti, dove l’ignorante può farsi scudo di scuse o “fare branco” con altri suoi simili ma scaramucce piccole e grandi, ogni giorno, attraverso la vita quotidiana, il web, su cui cura il suo blog personale, e i social network, dove piano piano le persone possono essere illuminate su molti aspetti della disabilità e qui cambiare, se necessario.
Le poesie di Lorella Ronconi qui giocano un ruolo determinante, esprimendo anche il pensiero a riguardo di questa voglia di lottare, ma anche del suo universo intimo, come “Fragile” oppure “Attesa di vita”, che consiglio vivamente tra le altre. Poesie brevi, ritmate, quasi rotte dalle ‘emozioni che, nel preciso istante di lettura, scaturiscono dal lettore e si fondono con quelle dell’autrice, esplorandosi in maniera vicendevole.
Ovviamente non posso che consigliarvi l’acquisto di questo volumetto, per poter apprezzare appieno l’emozione di cui prima stavo scrivendo, per poter cogliere versi unici, da sentire in qualsiasi momento, meglio se quando la stanchezza psicologica può prendervi, per poter capire come la poesia, insieme a tutta la letteratura, é davvero la ginnastica della mente.
Invito i più curiosi (e mi auguro che siano tanti) a visitare pure il blog della poetessa, che troverete facilmente digitando “Lorella Ronconi” su qualsiasi motore di ricerca web e dove troverete anche le sue due opere.


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