Archivi del mese: marzo 2015

Pensieri…

Splendida definizione di ciò che penso esattamente anche io!

Pensieri, riflessioni ed emozioni..

Amo gli opposti: il bianco e il nero, la luce e l’ombra che, fondendosi insieme, danno vita alla suggestiva rivelazione del Tutto.
Completezza d’insieme, colori mischiati a dipingere le infinite sfumature dell’anima.

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“EPPURE, SE AVESSI POTUTO RICOMINCIARE DA CAPO, ERO SICURO CHE AVREI RIFATTO LE STESSE IDENTICHE COSE…”

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«Eppure, se avessi potuto ricominciare da capo, ero sicuro che avrei rifatto le stesse identiche cose. Perché quello ero io: quella vita in cui continuavo a perdere tutto. Non avrei potuto fare altro che diventare me stesso, nient’altro che me stesso, con tutte le persone che mi avrebbero lasciato, o che io avrei lasciato, con tutti i bei sentimenti e le magnifiche qualità e i sogni che sarebbero andati distrutti, o perlomeno che avrei dovuto ridimensionare. Un tempo, quando ero più giovane, mi ero illuso di poter diventare qualcos’altro. Però finivo sempre per tornare allo stesso posto, come una barca dal timone bloccato. Quello ero io. Non potevo andare da nessun’altra parte. Ero lì, e aspettavo di tornare. Dovevo chiamarla “disperazione”?».

Haruki Murakami, “La fine del mondo e il paese delle meraviglie”

 


DIFFUSA LA GUIDA SU “I DIRITTI DEI CITTADINI CON DISABILITA’, DAI DIRITTI COSTITUZIONALI AI DIRITTI ESIGIBILI”

di Roberta Lunghini – 13.03.2015disability10
Diffusa, in Italia, la nuova versione della guida “I diritti dei cittadini con disabilità. Dai diritti costituzionali ai diritti esigibili”, a cura del Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’Associazione Crescere-Bologna e dell’Associazione Prader Willi-Calabria.

Lo strumento ipertestuale, già aggiornato e ampliato anche in passato, disponibile in formato ad alta leggibilità, che offre tutte le indicazioni utili sulla normativa di riferimento per le malattie rare e le disabilità in generale, ed è rivolto in particolare agli ammalati e ai loro familiari, agli operatori socio-sanitari, ai giuristi e ai lavoratori del settore scolastico. Le novità di questa edizione riguardano:
– il Piano Nazionale Malattie Rare;
– il diritto al lavoro;
– il trasporto su autobus;
– l’invalidità: accertamento handicap, revisioni, indennità di accompagnamento, pensioni per ciechi assoluti, indennità mensile di frequenza, indennità di comunicazione.

Guida-diritti-disabili-2 Scarica il pdf.

I diritti dei cittadini con disabilità Dai diritti costituzionali ai diritti “esigibili” Rev. 2015/01


Disabile, perché?

Questo è una iniziativa generosa Daniele, per nulla affatto scontata. Grazie a nome di oltre 5 milioni di persone, noi diversamente abili e le nostre famiglie

Daniele Del Casino

Ci sono cose su cui preferirei non scrivere: sembra strano, sentirle da uno come me, che vorrebbe spesso scrivere per quanto parla (tanto…) ma io devo anche combattere la mia parte intollerante – si ringrazia Caparezza per la geniale affermazione – e per cui tra l’altro ho creato proprio La spada del mercenario, quindi vado avanti.

Negli ultimi giorni, complice anche un fattaccio nel Vercellese, ho pensato spesso a come si continua ad usare i termini disabile, diversamente abile, invalido (pare quest’ultimo termine venga utilizzato da molti italioti solo riguardo a persone di una certa età…) e pure handicappato (questo viceversa invece per bambini e adolescenti ).

Ma non perché usati in maniera scorretta…ma perché usati.

Ho vissuto il mio approccio verso persone con disabilità (non suona meglio…molto meglio?) molto presto, con un parente, poco più grande di me, ridotto a letto e con

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LAS VOCES DE LA MEMORIA, UN CORO DI MALATI DI ALZHEIMER, CANTA LA MEMORIA, RAGGIUNGE LA FAMA COMMUOVENDO LA SPAGNA

Las voces de la memoria è un gruppo vocale di Valencia che riunisce una cinquantina di malati dai 55 al 92 anni di età, e dopo aver ottenuto la notorietà grazie a un documentario tv si è esibito davanti alla regina e sta per iniziare il tour 2015. L’idea è partita da uno studente che aveva osservato come gli anziani non avessero dimenticato neppure una parola delle canzoni della loro giovinezza.

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Ha commosso ed entusiasmato in Spagna la storia del coro Las voces de la memoria, il primo ensamble vocale composto esclusivamente da malati di Alzheimer, che trovano nella musica e soprattutto nel canto una importante risorsa terapeutica. Il coro, sorto nel 2010 e formato allora da una trentina di anziani, ha raggiunto la fama grazie a un bellissimo documentario tv che ha registrato il debutto al teatro  Palau de la Musica di Valencia davanti a centinaia di persone, e da allora non si è più fermato: ha cantato lo scorso febbraio per la prima volta a Madrid davanti alla regina Sofia e ora andrà in tour, esibendosi anche nel corso delle Fallas, le famose feste che ogni anno si svolgono nella città spagnola. La loro esibizione è in programma il prossimo 16 marzo.

L’iniziativa è partita dall’Asociación de Familiares de Enfermos de Alzheimer de Valencia (AFAV), composta dai parenti dei malati che frequentano il Centro Alzheimer, dando seguito all’idea di uno studente che frequentava il centro, che aveva osservato come gli anziani non ricordassero molte informazioni o parole, ma sapessero benissimo cantare le canzoni della loro giovinezza, senza perdere neppure una sillaba. Di qui il potenziamento dell’attività di musicoterapia e la creazione del coro, che nel tempo ha spaziato dalle canzoni popolari a quelle gospel, riuscendo a cantare anche in inglese e a più voci.

Ma l’obiettivo più complesso da raggiungere era sicuramente quello delle esibizioni pubbliche, centrato dopo due anni di prove, fino alla decisione di portare il gruppo in tour. Las voces de la memoria ha oggi dato oltre 20 concerti, di cui tre al Palau de la Musica di Valencia, riscuotendo notevole successo. Oggi il coro, diretto dai maestri Salvador Fito e Soledad Corachán, è composto da 48 pazienti di età compresa tra i 55 e i 92 anni, oltre a 10 voci-ombra (volontari coinvolti come supporto). La musica, si legge nel sito dell’ensamble, permette di rallentare la progressione della malattia e favorisce il recupero dell’identità e delle emozioni, che si perdono per colpa della malattia, e aiuta a far sopravvivere in qualche modo il ricordo collegato alla musica, al canto, al ritmo e alla danza.

www.vita.it


Tutte le poesie della Sirena

Daniele Del Casino

Da diverso tempo ho il piacere di intrattenermi con la poesia, non scrivendo o, ahimè decantando (per quanto mi piacerebbe) versi bensì perchè ho la fortuna di frequentare alle volte ambienti letterari, che si spingono, ma non spesso, verso l’ambito poetico. Così mi sono ritrovato tra le mani “Sirena Guerriglia” la seconda pubblicazione della poetessa Lorella Ronconi, che con piacere ho letto e “interpretato”, perchè ritengo che la poesia, per quanto arrivi dalle  parole di qualcun altro, ha varie interpretazioni, quindi diventa soggettiva. Ma chi è Lorella Ronconi? Ella è nata e residente a Grosseto, nella Maremma della Toscana nel 1962 e dall’età di due anni convive con una tremenda e rara malattia genetica dal nome difficile: pseudoacondroplasia emersa, che dal 1991 la costringe su una carrozzella.

Impegnata a livello civile e politico da oltre venti anni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma sopratutto culturali e sociali,come nel riconoscimento dei naturali diritti…

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Vercelli: aggrediscono in classe la compagna disabile e riprendono la violenza

Daniele Del Casino

l video è finito su Whatsapp e Facebook, poi bloccato dai Carabinieri

Ennesimo episodio di bullismo contro un disabile: una ragazzina è stata coperta di sputi e picchiata in classe dai compagni, il tutto alla presenza di una docente.

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La provincia di Vercelli è sotto choc dopo il brutale episodio di violenza accaduto all’istituto alberghiero “Pastore” di Varallo, una delle scuole più rinomate della provincia piemontese.

Durante una lezione due 16enni, un ragazzo e una ragazza, hanno ripetutamente preso a sputi e calci una loro compagna disabilementre un’altra ragazza filmava l’aggressione, poi postata sui social network Whatsapp e Facebook da dove successivamente è stata rimossa.

Nel video appare anche la professoressache stava tenendo lezione e che, inspiegabilmente, non è intervenuta per far cessare il vergognoso attacco alla ragazzina.

I Carabinieri di Borgosesia hanno acquisito il video e hanno effettuato il riconoscimento dei responsabili per il grave…

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MILANO, ALTA MODA, NELLA PASSERELLA DI ANTONIO URZI LA DISABILITA’ E’ FASHION

ANTONIO URZI, STILISTA, DA LADY GAGA, RIHANNA, BEYONCE’,REALIZZA LA SUA ULTIMA SFILATA PENSANDO ALLA DIVERSA ABILITA’ COME GLAMOUR, UNA DIFFERENZA CHE DA QUALITA’ E VALORE

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Posted by redazione Henable #digitalmenteabili

L’alta moda di Milano abbatte le barriere, grazie ad Antonio Urzi.
Lo stilista, che ha vestito tra gli altri Lady Gaga, Rihanna, Beyoncé e Britney Spears, ha deciso che anche l’handicap è fashion, portando sulle passerelle di Milano la disabilità.
Testimonial di questo eccezionale evento Jack Eyers, modello britannico di 25 anni, con un arto amputato, che ha confermato “se indossi abiti belli ti senti bello, mi sto impegnando per dimostrare che anche la disabilità fa parte del sistema moda”.
Secondo Urzì le grandi case di moda dovrebbero cominciare a pensare in modo alternativo sia i prodotti realizzati che il loro target di riferimento.
Il mondo dei diversamente abili rappresenta un universo inesplorato dall’alta moda, nonostante si tratti di un bacino di utenza che dovrebbe far parte di questo sistema.
Per questo motivo la moda, in qualità di mezzo che permette di acquisire fiducia, dovrebbe cominciare a vestire i diversamente abili e gli accessori che permettono loro di muoversi e agire. Carrozzine e protesi sono appendici naturali del corpo, che permettono ai diversamente abili di muoversi, apparire, e piacersi, ma il loro design ha canoni estetici lontani dalla concezione che lo stilista ha di “bello”. Intervenire dunque attraverso un restyling di questi accessori porterebbe i diversamente abili in un nuovo universo.
La collezione creata dal rivoluzionario stilista si basa su abiti e protesi futuristiche, e proietta il futuro dell’alta moda in un mondo senza barriere, perché anche l’handicap è fashion!


IL CORAGGIO DELLE DONNE

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Il coraggio delle donne

Il coraggio delle donne
Sono coraggiose le donne,
ci costa caro, ma bisogna ammetterlo.
La fragilità? Solo uno stato culturale,
più che un dato biologico.
Sono forti e coraggiose, le donne.
Quando scelgono la solitudine,
rinunciando a un falso amore,
smascherandone la superficialità.
Sono coraggiose le donne, quando
crescono i figli senza l’aiuto di nessuno,
rivalutando l’ancestrale primato,
quello di essere mamme.
Hanno il coraggio di non chiedere
a uomini che sono anche padri,
la loro presenza,puntualmente assente.
Uomini che rifuggono le proprie responsabilità,
trincerandosi in comodi ruoli o paraventi
infantili di adulti mai cresciuti.
Sono forti e coraggiose, le donne,
quando a discapito di tutto e di tutti
scelgono i propri compagni; costruendo solide storie
spendendo patrimoni sentimentali, contro la morale comune.
Sono forti e coraggiose, le donne, quando sopportano,
violenze di ogni tipo, per salvaguardare quello che resta di famiglie,
che non son più tali
Sono la speranza del mondo, le donne, in qualsiasi
circostanza continuano a far nascere uomini,
che poi le tradiranno.

Bruno Esposito

 

 

 

 


CREDO NEI SEGNALI, CREDO NEL DESTINO, SECONDO ME NULLA E’ IMPOSSIBILE

Credo nei segnali.

Credo nel destino.

Credo che la gente abbia,

tutti i giorni,
una possibilità di sapere quale sia
la migliore decisione
in tutto quello che fa.

(Paulo Coelho)

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