Archivi del mese: Maggio 2015

VANITY FAIR ARRIVA FINO A ME, SUL DIRITTO ALL:AFFETTIVITA/SESSUALITA’ DELLE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI NON MOLLO

«Le barriere culturali sono le più difficili da abbattere. Io lo so bene: per anni ho lottato contro quelle architettoniche, e qualcosina l’ho ottenuta. Ma contro i luoghi comuni e gli stereotipi c’è poco da fare».
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Di Tamara Ferrari.
Lorella Ronconi, 53 anni, di Grosseto, da tanti anni lotta perché venga introdotta anche in Italia, come già accade in altri Paesi d’Europa, la figura degli assistenti sessuali per i disabili. Lo fa portando avanti una battaglia sociale e politica, ma anche attraverso la poesia «che è uno dei miei strumenti d’espressione. Ho scritto anche un libro, cerco con i versi di cambiare la società».

Anche se non è facile. «Soprattutto noi donne siamo schiacciate dagli stereotipi, soprattutto da quelli legati al sesso e alla disabilità. Su Internet se si cercano insieme queste due parole, vengono fuori solo foto di uomini in carrozzella con una ragazza accanto. E per strada, quando qualcuno incontra una donna in carrozzina con accanto un bel ragazzo, subito pensa che si tratti di un volontario, o di un parente».

Lorella lo sa bene, perché lo vive ogni giorno sulla propria pelle. «Sono nata con una malattia rarissima, che colpisce una persona su sessantamila. A 32 anni stavo per morire, i miei mi portarono in Francia, dove fui operata. Al ritorno non camminavo più. Da allora vivo su una carrozzina. Da allora è iniziata la mia vera vita da disabile».

Da disabile bisognosa di amore e, perché no, anche di sesso. «È una cosa normale, fa parte della natura umana. Eppure si preferisce far finta che queste esigenze per noi non esistano. Da quando sono impegnata in questa battaglia, molte mamme e molte donne mi hanno raccontato le loro esperienze. So di madri che si trovano alle prese con figli ai quali devono risolvere loro il problema, e di donne che si sono ritrovate a pensare di dover pagare un uomo, ma poi non lo fanno perché si vergognano di dover raccontare agli altri che hanno questa esigenza. Perché ovviamente per noi è più difficile: se cammini con le tue gambe puoi anche andare in strada a cercarti una prostituta, anche se è una cosa che non dovrebbe fare nessuno per i motivi legati allo sfruttamento e alla tratta che tutti conosciamo. Ma se sei in carrozzina hai bisogno di qualcuno che ti accompagni, e ammesso che trovi il coraggio di farti accompagnare dai tuoi amici… beh, non passi mica inosservato».

Per questo Lorella lotta perché in Italia venga introdotta la figura degli assistenti sessuali. «Amare è un diritto, avere un assistente sessuale è un diritto riconosciuto in molti Paesi. Vorrei tanto che venisse riconosciuto anche in Italia, perché vorrebbe dire aiutare tante persone e tante famiglie. E farle sentire meno sole».

Fonte: ‘Vanity Fair’
http://m.vanityfair.it/news/italia/15/05/27/%C2%ABio,-disabile,-non-sono-asessuata%C2%BB

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26 MAGGIO 2015 – 53 NONOSTANTE E COMUNQUE, VIVA LA VITA!

Grazie a tutte le persone che oggi mi hanno festeggiata con il loro affettuoso pensiero, grazie infinite, oggi mi siete stati vicini in così tanti modi differenti. Chiedo scusa per non aver potuto ringraziare nessuno al momento …Oggi non sono stata bene fisicamente,  telefono e computer chiusi per sfiga fisica dolorosa. Grazie comunque a tutti voi, siete il mio motore di vita!!! 🌹❤💙🌞😘🍀😇⚾🌈💋:)🌸

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© Lorella Ronconi
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GROSSETO, DISABILITA’: “MARE PER TUTTI 2015” GRATIS UN OMBRELLONE E DUE LETTINI PER UNA SETTIMANA AL MESE PER TUTTE LE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI IN STATO DI GRAVITA’

A Grosseto riparte il progetto “Mare Per Tutti 2015”. Ben 29 Stabilimenti balneari tra Principina a Mare e Marina di Grosseto, nelle spiagge della Maremma Toscana, mettono a disposizione una settimana gratuita, composta da un ombrellone + due lettini (o sdraio), alle persone diversamente abili con stato di gravità o invalidità 100%

 

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Dal 1 Giugno al 15 Settembre una postazione gratuita (1 ombrellone + 2 lettini/sdraio) tra 29 stabilimenti aderenti nel litorale del Comune di Grosseto: Marina di Grosseto e Principina a Mare per tutte le persone diversamente abili in stato di grave disabilità o invalidità 100% . Info allo 0564 488 242 il Martedi e Giovedi Pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30 (Sportello Info Handicap U.R.P. Comune di Grosseto)

In occasione della stagione balneare 2015, per il periodo 1 Giugno – 15 Settembre, come negli anni passati sarà attivo il progetto “Mare per tutti“, patrocinato dal Comune di Grosseto, che consentirà a garantire la piena fruibilità alle spiagge di cittadini e turisti in possesso di una invalidità totale, attestata da documentazione sanitaria, grazie alla disponibilità dei soggetti gestori degli stabilimenti balneari di Marina di Grosseto e Principina Mare che metteranno a disposizione, gratuitamente degli stessi per una settimana al mese, una postazione con ombrellone e n° 2 sdraio o n° 2 lettini per il suddetto periodo (vedi disciplinare).

Il progetto nasce da un’iniziativa della Cooperativa Marina degli addetti ai servizi di spiaggia aderenti ai due sindacati (SIB e FIBA) da sempre sensibile alle problematiche in questione e che negli anni hanno permesso anche ai gestori delle strutture di adattare i loro impianti alle necessità delle persone meno fortunate.

L’Amministrazione Comunale, alla luce dei risultati ottenuti negli anni scorsi, considera l’iniziativa di alto valore sociale e ne condivide finalità ed obbiettivi e, pertanto, con i collaboratori del progetto, ha definito le modalità di accesso alla iniziativa, sulla base del disciplinare già adottato precedentemente, redatto con il contributo delle Associazioni di disabili aderenti al Coordinamento Comunale per l’abbattimento delle Barriere Architettoniche.

Il disciplinare e la scheda per richiedere il soggiorno sono reperibili qui sotto, oppure presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, Corso Carducci 1, tel. 0564/488242 (fax 0564/488286) il martedì e il giovedì dalle 15,30 alle 17,30. Per prenotare il periodo del soggiorno marino dovrà essere compilato il modello di richiesta e fatto pervenire, unitamente alla certificazione attestante la disabilità, al suddetto Ufficio per accettazione. Le domande prive della necessaria documentazione non saranno prese in considerazione. Gli interessati possono anche scrivere all’indirizzo email infohandicap[at]comune.grosseto.it


SITGIRL, UNA SUPEREROINA IN SEDIA A ROTELLE, IDEATA DA ALESSANDRO CASADIO, DAL 2012 IL FUMETTO DI UNA AVVENENTE DONNA DISABILE DAI SUPER POTERI

Una super eroe estremamente avvenente e determinata in sedia a rotelle che combatte contro i pregiudizi

Sitgirl è un’avvenente donna disabile che ha dei super poteri acquisiti in un incidente di un reattore nucleare e che lotta contro i cattivi, nasce per caso in un calendario di super eroi disabili nel 2012, fu promosso dall’associazione ONLUS Gruppo Amici insieme, per affrontare con umorismo e ironia la condizione di disabilità.

Sitgirl_auto

Di Riccardo Rossi – Il progetto di pubblicare le storie di Sitgil è un’idea dell’associazione culturale Minimalia, in collaborazione con l’Editrice la Mandragora. I testi e i disegni sono diAlessandro Casadio, la copertina di Gabriele Naldi che ha contribuito anche alla sceneggiatura, la grafica di Roberto Casadio. La nostra eroina combatte contro ladri, uomini senza scrupoli, ma soprattutto contro un linguaggio che colpisce chi è disabile. A pagina 12 si vede Sitgirl “darle di santa ragione” a due malviventi che la offendono e lei risponde: “ La gente non capisce quanto possono pesare le parole”. Quante persone disabili nella vita hanno avuto offese che mettevano ancor più in evidenza la loro diversità? Mongoloide, demente, paralitico, sono alcune delle espressioni che colpiscono chi è diverso. E quante volte al villano e insensibile di turno avrebbe fatto bene una bella lezione di civiltà?

Sitgirl soffre per il suo handicap ma le lacrime più amare sono per la durezza di tante persone. Sitgirl però va oltre, dopo il momento di scoramento lotta con forza e supera le avversità. Messaggio che tutti quanti noi dobbiamo cogliere per superare le difficoltà della vita. Sitgirl è molto dolce e sensibile e ha in cuor suo il desiderio di trovare l’anima gemella. Il fumetto rende evidente i sentimenti di chi è disabile, in genere chi ha un handicap ha una sensibilità maggiore alla media e ha gli stessi identici desideri di una persona normodotata, come quella di trovare un compagno.

Sitgirl-pag12Nella nostra società sovente non si pensa che un disabile possa volere, come tutti noi, un bacio, una carezza, un affetto. Alessandro Casadio , uno degli autori, inizia a pubblicare fumetti negli anno ’80, un curriculum denso di esperienze: collabora con la rivista francescana “ Messaggero Cappuccino” con varie serie; con la rivista “Altrove”; pubblica alcuni libri; ha anche un suo sito www.fumodicasa.net  . Gabriele Naldi, l’altro autore, ha collaborato con riviste come Comix e Altrove. Ora collabora molto con il mondo del volontariato, in particolare con gli albi di “Ragiona Mettiti in folle” sul tema del disagio mentale.
Il fumetto in questo caso è uno strumento per affrontare il tema delle disabilità e per lanciare una nuova cultura.

Sitgirl, Amore e altri disastri, Minimalia, editore Editrice La Mandragora, euro 7
info@editricelamandragora.it

Riccardo Rossi

From © goleminformazione.it


PERFETTA, MI GUARDO E MI DICO: IO SONO PERFETTA, POI, CON UN COLPO DI BRACCIA, SU …

Perfetta

Buongiorno!

Mi sveglio

Mattina

Nel sole

Lellina!

Mi sento perfetta.

Mi siedo sul letto, mi stiro, sbadiglio

Buongiorno bellezza!

Davanti a uno specchio.

Ma guarda: io sono perfetta.

 

Miracolo, il cuore che batte

Sguardi preziosi gli occhi di mare

Respiro di vita nel petto all’insù

Piroetto pensieri fluenti

Sono un gioiello

Mi dico e mi osservo le labbra

Perfetta.

Io sono perfetta!

 

Poi con un colpo di braccia

uno slancio, su dai: in carrozzella

Per regalarmi ancora un giorno di vita

Perfetto!

© Lorella Ronconi

 


PETER SINGER CHOC: “SOPPRIMERE I BAMBINI DISABILI PER DIMINUIRE LE SPESE SANITARIE

“Sopprimere i bimbi disabili per ridurre i costi sanitari” La tesi choc del filosofo Peter Singer image

Di Sonia Bedeschi “Stiamo già compiendo dei passi che portano alla terminazione consapevole e intenzionale della vita dei bambini gravemente disabili”. Il tutto per abbattere i costi nella sanità. Avete capito bene. La proposta choc arriva dritta dalla bocca di Peter Singer, filosofo della liberazione animale, fautore della linea della “parità” tra uomini e bestie, inventore del termine “specismo”, ovvero il razzismo dell’umanità verso le altre creature. In un’intervista radiofonica è ritornato a ribadire con convinzione le sue famigerate tesi sull’infanticidio dei bambini handicappati, misura che per il professore australiano, trapiantato negli Stati Uniti, sarebbe necessaria nella logica del rapporto tra costi e benefici, tanto da spingere il governo e le compagnie assicurative a pensare di negare le coperture per la cura dei neonati gravemente disabili. Il professore indica il bambino disabile con il pronome “it” che in inglese viene usato per riferirsi a cose e animali. Sull’onda di questo pensiero gli è stato chiesto se crede che con l’Obamacare queste sue tesi estremiste sulla “razionalizzazione” della spesa sanitaria prevarranno, e Singer ha risposto che stanno già prevalendo perché oggi molte delle decisioni prese dai medici sono dettate dall’esigenza di ridurre i costi. Addirittura, continua il pensatore, negli Stati Uniti questo avviene, solo “non apertamente”, ha detto Singer. “E il risultato è che l’America spende il doppio di altri paesi per ottenere molto poco beneficio in termini di risultati”. Pensate che anche la sostenibilità etica della soppressione dei disabili gravi attraverso l’”eutanasia non volontaria”, sempre secondo Singer, è una linea di pensiero destinata a spuntarla. Con la riforma di Obama poi, il rifiuto di curare i neonati malformati diventerà più comune, sostiene il filosofo, ma si sta diffondendo già adesso. Queste le sue parole: “Se un bambino nasce con una massiccia emorragia cerebrale significa che resterà così gravemente disabile che in caso di sopravvivenza non sarà mai in grado nemmeno di riconoscere sua madre, non sarà in grado di interagire con nessun altro essere umano, se ne starà semplicemente sdraiato lì sul letto e potrà essere nutrito, ma questo è quel che avverrà, i dottori staccheranno il respiratore che tiene in vita il bambino. Non so se essi siano influenzati dalla necessità di ridurre i costi. Probabilmente sono influenzati semplicemente dal fatto che per i genitori quello sarà un fardello terribile, e per il figlio non ci sarà alcuna qualità della vita”. Non rimane che interrogarsi sul valore della vita, dell’essere umano e di quanto la vita stessa sia subordinata a costi e profitti.

From Il Giornale.it

© Lorella Ronconi Scritto con WordPress per Android


15/05/2015 DISABILI: ARGENTIN SU ‘RADIO RADIO’ CON ‘SESSUALITA’ E DISABILITA” INTERVERRA’ LORELLA RONCONI

DISABILITA’ AFFETTIVITA’ SESSUALITA’

L’ON. ILEANA ARGENTIN SU ‘RADIO RADIO’ CON L’INTERVENTO DI LORELLA RONCONI

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Roma, 14 mag. (AdnKronos) – Appuntamento domani con la seconda puntata di “Special-mente, storie di abilita’ diverse”, la trasmissione radiofonica condotta da Ileana Argentin e Stefano Molinari su Radio
Radio (fm 104.5), dalle 19 alle 20.
Disabilità e sessualità -si legge in una nota- non sono due mondi diversi e le persone con handicap hanno lo stesso cuore e lo stesso desiderio di amare ed essere amate delle altre. Provare a discuterne nel tentativo di abbattere pregiudizi e stereotipi che spesso relegano i disabili nel ruolo di creature asessuate è lo scopo della trasmissione.
Alcuni studenti universitari affronteranno il tema parlando in studio di dubbi e perplessità ricorrenti e in collegamento da Grosseto interverrà Lorella Ronconi, Cavaliere della Repubblica italiana, da sempre in prima linea nella lotta contro le barriere architettoniche e culturali.
”Continua il nostro cammino nell’universo della disabilità”, commenta Argentin, ”un luogo abitato da persone che combattono ogni giorno, senza sosta, per affermare il loro diritto alla realizzazione personale”.
(Pol-Leb/AdnKronos)

Odore mediterraneo al fronte

Bellissima!

Born again

Prato giallo, sapore di papaveri

chiamo il tuo nome

in questa testa vanitosa

tenero assaggio di Maggio

come fossero pesche

come fossero le tue labbra

le tue parole, la voce

rotta

riprendo aria in questa corsa

non conosco la tua distanza

nè la rotta

si alzano albe senza tramonti

notti in bianco

orizzonti disegnati

nella tua orma

di un caldo pomeriggio

ancora aria

ancora aria

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PER APRIRSI AL SORRISO BISOGNA AVER MATURATO NEL CUORE UNA PROFONDA RICONCILIAZIONE CON LA PROPRIA VITA

“CHI SOFFRE RIESCE A SORRIDERE NELLA MISURA IN CUI HA ACCETTATO PROFONDAMENTE LA SOFFERENZA”

jeRoule

L’autoironia: un angelo che sa dove correre e dove esitare…

Parafrasando il Calvino delle Lezioni Americane, possiamo dire che l’autoironia è una delle qualità che ci rende «leggeri» a noi stessi e «leggeri» anche per gli altri. Chi si prende in giro ha un passo lieve, cadenzato, non si ostina e non si attarda su ciò che non lo merita: come l’angelo del proverbio americano, sa dove correre e dove esitare. Molti ingredienti compongono la freschezza e la valenza ‘terapeutica’ dell’autoironia, questo sguardo sapiente e divertito su sé stessi. Il sano prendersi in giro esprime, innanzitutto, un atteggiamento disteso, riconciliato. Non si può sorridere di sé stessi con pienezza se si è preoccupati o agitati: per aprirsi al sorriso (perché di apertura si tratta) bisogna aver maturato nel cuore una profonda riconciliazione con la propria realtà e con la vita. Anche chi soffre riesce a sorridere nella misura in cui ha accettato profondamente la sofferenza. Nell’ autoironia, inoltre, si manifesta la capacità di porre tra noi e le cose una distanza ottimale, che rivela il superamento dell’egocentrismo e un’acquisita saggezza di vita.

Giovanni Salonia.

Tratto da: Sulla Felicità e dintorni. Tra corpo, parola e tempo, Ed. Il Pozzo di Giacobbe, p. 96


L’ULTIMO MOMENTO, UNA POESIA PER MIA MADRE

L’ultimo momento

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C’eri tu nei miei pensieri
quando, dal balcone
ti credevo morire.

C’eri tu nel mio cuore
quando attendevo
che quell’uomo vestito di bianco
venisse a dirmi
perché non respiravi.

C’eri ancora tu
davanti ai miei occhi
quando uscivo di fretta
per non sentirmi
prigioniera del tuo amore.

Il tuo volto
memoria di me
accompagna il mio resistere.

Eccomi, allora
accanto a te
perché questo
adesso
non fugga per sempre
ed io lo ricordi
come ogni attimo
vissuto,  indelebile
vero.

Qui ed ora
cosciente
che anche questo
può essere
l’ultimo momento. 

© Lorella Ronconi

© Lorella Ronconi
Scritto con WordPress per Android


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