In previsione del perdurare del gravissimo ed illegittimo comportamento del Governo di inerzia di fronte all’applicazione della
sentenza definitiva si è concordato, insieme con il Prof. Sorrentino, d’inviare una
diffida al Governo subito dopo le festività Pasquali.
Non dimentichiamo, infatti, che il Governo ha avuto più di 13 mesi per mettersi in regola, ovvero dal febbraio del 2015 data in cui le
sentenze del TAR erano già immediatamente esecutive.
La
sentenza del Consiglio di Stato, inoltre, indica nel dettaglio quali sono le modifiche da applicare al software di calcolo per l’Isee senza dover sconvolgere l’intero impianto, prevenendo ogni possibile pretesto per perdere ulteriormente tempo,
pretesti indegni di un paese civile proprio perché hanno già provocato e stanno provocando ingenti danni alla salute, all’integrità ed alle risorse di cittadini che hanno l’unico torto di avere una disabilità.
Per questo s’invitano le Persone con Disabilità e le loro Famiglie a leggere e mettere in atto ciò che viene consigliato in autotutela nel comunicato sottostante.
IMPORTANTE: PER TUTTE LE PERSONE E LE FAMIGLIE CON DISABILITA’ CHE SONO STATE PENALIZZATE DALL’ILLECITA APPLICAZIONE DEL NUOVO ISEE NELLE PARTI CORRETTE DALLE SENTENZE DEL CONSIGLIO DI STATO
Il
Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili ha il piacere di comunicare che ha avviato una collaborazione con
ADUC,
Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori, la quale sarà il nostro punto di riferimento per le azioni collettive volte al riconoscimento dei nostri diritti.
L’accordo nasce soprattutto dalla comunione di intenti tra le nostre due Associazioni, entrambe del tutto indipendenti e che non incassano, a nessun titolo, alcun tipo di finanziamento pubblico.
La prima azione congiunta concordata con ADUC è la divulgazione del seguente documento, elaborato dall’ADUC stessa, che invitiamo tutti coloro che sono stati penalizzati dal nuovo ISEE a compilare e ad inviare agli enti indicati in indirizzo.
RICHIESTA DI RIDETERMINAZIONE ISEE
(in base alle sentenze n.838, 841 e 842/2016 del Consiglio di Stato del 29/022016)
RACCOMANDATA a/r DI MESSA IN MORA
All’att. Dell’Ente Erogatore (COMUNE, ASL……..)
e
All’att. Dell’I.N.P.S. …………
e
all’att. CAAF………….…
e per conoscenza *
Aduc – Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori
via Cavour 68, 50129 Firenze
e
Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili
Via dei Remondini 138, 00128 Roma
Io sottoscritto………, nato a……..il……., c.f…….… residente in ….. tel….. E-mail ……
Premesso che
1. in data…….. presentavo richiesta di prestazione agevolata….(DESCRIVERE LA PRESTAZIONE, es. centro diurno, inserimento in Rsa ecc…) depositando l’Isee effettuato per il tramite del CAAF………… in data……..;
2. che detto ISEE non ha tenuto conto delle esclusioni dal computo dell’ISR, imposte dalle pronunce immediatamente esecutive del Tar Lazio del 11 febbraio 2015 (Sez. I, n. 2454/15, n. 2458/15 e n. 2459/15), oggi divenute definitive grazie alle sentenze n.838, 841 e 842/2016 del Consiglio di Stato del 29 febbraio 2016;
3. che fra i redditi indicati vi erano ricompresi i seguenti emolumenti assistenziali legati alla disabilità (SPECIFICARE, es l’indennità di accompagnamento, la pensione di invalidità ecc….), per un totale annuo di euro………;
4. che le franchigie applicate a riduzione del reddito devono essere calcolate nella loro misura massima anche per le persone con disabilità maggiorenni
5. che occorre rideterminare l’ISEE in base ai precetti definitivi della Giustizia amministrativa, escludendo gli importi di cui al punto 3. e sottraendo le franchigie di cui al punto 4.
CHIEDE
che sia rideterminato l’ISEE per il 2015 (e anche per il 2016 per chi lo ha già fatto per l’anno in corso) escludendo tali sussidi dall’ISR, non essendo ricompresi nella nozione di “reddito” e sottraendo le franchigie nella loro misura massima anche per i disabili maggiorenni e per l’effetto,
CHIEDE
all’Ente Erogatore (SPECIFICARE Comune, Asl o chi eroga il beneficio), di adottare tutte le conseguenti misure riparatorie del caso, quali la rideterminazione della quota di compartecipazione a carico dell’utente per l’anno 2015 e l’anno 2016, e la conseguente restituzione degli importi dovuti.
In difetto, si provvederà ad adire tutte le sedi giudiziarie conseguenti.
Addì……
firma ……………………
* All’Aduc e al Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili non e’ importante inviare la comunicazione tramite raccomandata A/R, ma è sufficiente la posta ordinaria o via E-mail: