“Mi piace il verbo sentire…
Sentire il rumore del mare,
sentirne l’odore.
Sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra,
sentire una penna che traccia sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l’odore di chi ami,
sentirne la voce
e sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo delle emozioni,
ci si sdraia sulla schiena del mondo
e si sente.” Alda Merini
Archivi del mese: agosto 2017
SENTIRE È IL VERBO DELLE EMOZIONI
Quando la gente passa spesso mi guarda, in 55 anni mi sono, quasi, abituata a certi sguardi.
Da bambina invece erano molto dolorosi sentivo gli occhi che cadevano sulla mia pelle, sulla faccia, sul corpo, sguardi appiccicosi, umidi… come un chewing gum usato e poi spiaccicato addosso. Sembrava non poterli più togliere, quegli sguardi dalla pelle. Li portavo a casa, la notte, e piangevo pensando di essere sbagliata: un mostro da nascondere in casa. Ma la forza della mia vita sono stati i miei genitori, i miei amici, grandi motori di forza, che mi hanno difesa, sostenuta. Mi hanno aiutato a capire, credere, che sono bella. Maturando infatti, dopo 30 anni, ho cominciato a guardarmi allo specchio osservando i particolari di tutto il mio corpo e li trovavo normali, particolari di donna.
Se ne vedono di donne e di uomini passare al mare, e, volendo essere guardoni, si può affermare che non tutti sono grandi specialità, anzi alcuni potrebbero anche evitare di guardare me e cominciare a guardare se stessi. Uomini donne ragazzi non vergognatevi del vostro corpo non vergognatevi di esistere né di essere, abbiate il coraggio di voler vivere che, ve lo dico, è il coraggio più difficile: amare se, accettare se. Non mettersi il costume 👙 rinunciare alla spiaggia, non farsi fotografie : sono vere violenze a noi stessi, sono offese al nostro corpo. DIFENDERE la nostra dignità a testa alta.
L’altro giorno è passata una signora, qui accanto al mio ombrellone più volte ed ogni volta mi guardava con gli occhi di stupore, dall’alto al basso, rallentando per guardarmi meglio. Alla terza volta le ho detto (con voce forte) : “Signora? Ha visto bene? No, perché se non ha visto bene, le do un santino mio, così lo mette in borsa e mi può guardare a comodo!” 😂😂 lei silenziosa, ha abbassato lo sguardo è andata avanti senza dire nulla, e che cavolo! 😍😍😍 Sono così orgogliosa di me!
© Lorella Ronconi
COME QUEL SUDORE CHE IMMAGINASTI D’AMORE
Quando l’uomo sogna, è un gigante che divora le stelle. (Carlos Saavedra Weise)
Talvolta è doloroso sognare, spesso al risveglio è grande sofferenza, più intensa del dolore. La fatica per poterlo incarnare è una grande impresa, come raggiungere il cielo, faticosa come scalare il tetto del mondo. E quando sei lì, li che tocchi le stelle con la punta delle dita, li che quasi vedi il loro brillare nel palmo della tua mano, stai quasi a prenderne una per te… ti accorgi che quel brillare è solo fantasia di sogni sognanti. Due lacrime scaldano le pieghe dei sorrisi immaginati. Pietre affilate, ballano nel cuore, sei nel buio profondo adesso, a capofitto del cielo: calde lacrime salate come quel sudore che immaginasti d’amore.
© Lorella Ronconi