Penso che spesso siamo noi diversamente abili a frenare il cambiamento di cultura nei nostri confronti. A volte non ci accettiamo, non accettiamo che la nostra vita sia differente o cambiata. Dobbiamo capire che siamo noi il primo cambiamento: accettare noi stessi, sentirsi interi, liberi, nuovi, abili cittadini del mondo, avere il coraggio di accettare ciò che siamo e guardarci veramente. Il cambiamento di cultura nei nostri confronti parte da noi, fondamentale amarci, avere lo sguardo sulla nostra esistenza, bella e vera comunque. Senza l’accettazione di sé nessuna battaglia può essere utile contro stereotipi e luoghi comuni, senza il nostro essere presenti non si può pretendere che l’altro ci conosca o ci accetti. Se non ti ami per quello che sei tu, ora, non puoi certo aspettarti che lo facciano gli altri. Il cambiamento parte da noi, il cambiamento parte da te.