L’ultimo suono del tuo addio, mi disse che non sapevo nulla e che era giunto il tempo necessario di imparare i perché della materia.
Così, tra pietra e pietra seppi che sommare è unire e che sottrarre ci lascia soli e vuoti.
Che i colori riflettono l’ingenua volontà dell’occhio. Che i solfeggi e i sol implorano la fame dell’udito. Che le strade e la polvere sono la ragione dei passi. Che la strada più breve fra due punti è il cerchio che li unisce in un abbraccio sorpreso. Che due più due può essere un brano di Vivaldi. Che i geni amabili abitano le bottiglie del buon vino.
Con tutto questo già appreso tornai a disfare l’eco del tuo addio e al suo posto palpitante a scrivere
la Più Bella Storia d’Amore
ma, come dice l’adagio
non si finisce mai
di imparare e di dubitare.
Chilean writer Luis Sepulveda during the third day of the International Book Fair at Lingotto in Turin, Italy, 20 May 2017. The review runs to 22 May. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
E così, ancora una volta
tanto facilmente come nasce una rosa
o si morde la coda una stella fugace,
seppi che la mia opera era stata scritta
perché La Più Bella Storia d’Amore
è possibile solo
nella serena e inquietante
calligrafia dei tuoi occhi.
Il mio addio, a Dio, a rivederci ad uno dei miei grandi autori preferiti, Luis Sepulveda. Si è spento a causa del Coronavirus, il 16 aprile 2020. Il suo corpo si è fermato, ma la sua energia, la sua grandezza, la sua luce non è spenta. Lo immagino come un cantastorie che amava l’amicizia.
Ci ha donato una grandissima eredità, i suoi racconti, i suoi scritti, le sue favole, qualcuno le sottolinea come smielose, secondo me sono delle grandi spunti di riflessione dedicate, alla vita, all’amicizia, all’amore. Le sue favole sono gemme di positività, a parer mio un grande. ecco un estratto dall’Introduzione di Bruno Arpaia, dal libro, Tutti i racconti.
“‘Dopo aver buttato via moltissimi racconti che mi sembravano scritti da un secondo Cortázar, meno bravo di lui, mi decisi a raccoglierne alcuni in un libro’ mi disse Sepúlveda una sera a Gijón. ‘E lì imparai che il genere che più mi piaceva, quello in cui mi sentivo più a mio agio, era il genere più difficile: il racconto breve. Quando scrivi un romanzo, a volte può succedere che i personaggi ti sfuggano per un po’ di mano, e va benissimo, a patto che poi tu riesca a recuperarli e a ricondurli sul sentiero prestabilito. Nel racconto, non può accadere neanche questo, non ne hai il tempo e la possibilità, eppure in quel genere mi sento a mio agio perché la sfida è terribile: il racconto è narrazione pura.’ Ed è forse nel racconto che Sepúlveda dà il meglio di sé, grazie al suo gusto per le immagini pennellate con estrema cura, alla sua capacità affabulatoria ed evocativa. Avere sotto mano, in un unico volume, tutte le sue narrazioni brevi consente dunque al lettore di apprezzare ancora meglio queste sue virtù, viaggiando con maggiore comodità nei suoi microuniversi che si svolgono negli scenari più remoti e diversi, dalla Patagonia al Nicaragua, da Amburgo al Cile. Percorrendo d’un fiato questi paesaggi, ci si renderà anche conto dell’evoluzione dell’autore cileno, fino ai racconti più recenti, in cui la voce di Luis Sepúlveda diviene inconfondibile e imperiosa come un marchio di fabbrica.” (Dall’Introduzione di Bruno Arpaia).
Lucciole danzanti fiaccole e torce piroettanti tra mani giocoliere
sono i miei sogni.
Scintille,
faville sfavillanti
brillanti,
presuntuosi, pretenziosi
i miei sogni.
Da sempre compagni
delle mie aguzzine notti
senza quiete.
Le donne disabili non sono altro che sirene, femmine, creature meravigliose che cantano e incantano, mitologica metafora per esprimere normale differenza e fascino di oggettive femminili personalità. Peccato che i preconcetti siano così colmi di povera, testarda ignoranza.
La grafica e il montaggio di @Maria Vittoria Peccatori per raccontare di una “sirena” che tenta di uscire dal mare per cercare di capire gli umani: “Verso l’orizzonte”.
Acquista ora libro per conoscere le emozioni della Sirena Guerriglia
“Come posso leggere i libri? Un romanzo va divorato la poesia va gustata un saggio va masticato la bibbia va meditata i salmi vanno ruminati.” Enzo Bianchi
Stanca ma beata, siete la forza che mi rende forte,
grazie infinite ❤!
Et voilà, una “sirena” in carrozzella vicina ad un “marinaio” del battiecorri. Quasi un miracolo, poesie e baseball, qualcuno non riuscira’ ad immaginare quale sia il legame, eppure è solo… pura emozione.
La poesia che da’ e riceve dall’altro e, a sua volta dona. Tra il baseball e la poesie dei libri di Lorella Ronconi, Je roule e Sirena Guerriglia, un segno fatto a sua volta di emozionante poesia: l’anello di Roberto Cabalisti, un anello speciale, l’Italian Doughnut registrato da L.C.D.B. creato da specialisti orafi vicentini.
Un anello di congiunzione che contiene in se’ emozioni, come poesie, un gioiello che, assieme ai libri, lancia le sue emozioni da un video, che li presenta.
Annuncio ufficiale: tutte le copie cartacee di Je roule e Sirena Guerriglia sono terminate. Je roule non esisterà più fino a quando non troverà sponsor, tanti, per poter coprire il prezzo della ristampa per la nuova edizione che io purtroppo non mi posso permettere. Sono comunque molto grata a tutte le persone che dal 2008 ad oggi hanno avuto fiducia in me, nelle mie poesie, acquistando i libri e/o facendone pubblicita’.
–>Dal 2008 al 2014 la prima ristampa di Je roule ha venduto 2000 copie, dal Dicembre 1014 ad oggi, in un solo anno, la ristampa, 300.
–>Sirena Guerriglia dal 2013 ad oggi ha venduto 700 copie.
Con i soldi guadagnati, rimasti, escluse le spese supportate in merito in questi anni, ristamperò Sirena Guerriglia in una nuova versione e anche un nuovo libro.
Se volete ancora credere in me, io ci sto ^_^ Grazie!
UNA VERA SORPRESA GIRARE PER IL WEB E SCOPRIRE CHE LA BELLISSIMA RECENSIONE DI DANIELE DEL CASINO SU CIAO.IT HA FATTO SI CHE LA RISTAMPA DEL VOLUME DI POESIE, JE ROULE, ARRIVA A GUADAGNARE CINQUE STELLE, MA CHE GIOIA!
Fotografie per Je roule (Lorella Ronconi)
Je roule (Lorella Ronconi)
“Non so perché ma spesso ho sentito associare le poesie a momenti autunnali, magari piovosi, chiusi in una stanza. Ecco, giusto per andare controcorrente ho deciso di leggermi, anzi ri-leggermi le prime poesie di Lorella Ronconi in estate e al mare, con il rumore delle onde in sottofondo e lontano dal becerio che ahimè troppo spesso può arrivare in una spiaggia.
In precedenza avevo già scritto sull’altra raccolta di Lorella Ronconi, “Sirena guerriglia”, e non avevo avuto modo di leggere “Je roule” in quanto il volume era esaurito: adesso, grazie ad una ristampa è tornata disponibile, così da farci scoprire i primi versi di questa poetessa, in cui si racconta e mette a nudo i suoi intimi pensieri.
Eccoci noi Centauri senza meta a metà tra cielo e terra
Pubblicata dalle edizioni ETS di Pisa, la raccolta si compone di 22 poesie e viene aperta dalle pagine di una ricca nota biografica, tratta dal suo sito web, che illustra la sua travagliata storia condizionata da una terribile malattia, che ha minato il suo fisico ma non la sua tempra, resa ancor più viva da queste poesie.
Pubblicata per la prima volta nel 2007, presto la raccolta è andata esaurita ma è tornata disponibile alla fine del 2014 grazie ad una nuova ristampa, richiesta a gran voce dai molti ammiratori della Ronconi.
La raccolta è composta dalle seguenti poesie:
Centauri
Per Fata con Favola
Brucia la voglia di vivere
L’incompiuto di me
Je roule
L’ultimo momento
Mio figlio
Stella d’oriente
Pensieri di una luna
Uno scoglio e un’onda
Nuda
Quella casa lontana
Notte
Un desiderio a metà
Nessuna reazione
Ti ho chiamato nella notte
Esta te
Per sempre
04.12.1992
Un medico amico
Un canto di usignolo
Perfetta
Impressioni personali
Dopo aver letto “Sirena Guerriglia” aspiravo ad avere anche questa raccolta, leggere le prime poesie di Lorella Ronconi era diventato quasi un bisogno, che ho soddisfatto quando ho ricevuto dalle sue stesse mani il volumetto con mio sommo piacere.
Le poesie di Lorella Ronconi sono riuscite a donarmi concentrazione e serenità, dove specialmente per motivi personali venivano a mancare, grazie ai loro versi che gridano alla vita, a quella vita spesso troppo difficile e amara in queste poesie descritta, eppure amata senza riserve dall’autrice.
Difficile non apprezzarle tutte, ma tra esse sono rimasto particolarmente colpito da “Centauri”, la prima composizione, “L’ultimo momento”, “Un desiderio a metà” e “Perfetta”: poesie dove ci si può sentire accanto a Lorella Ronconi, essere partecipi delle sue sensazioni, pur nel minimale stato del pensiero condiviso, che per quanto forte è lontano dalla sofferenza fisica e spirituale che l’autrice sente e riversa nei suoi intensi versi.
Non vi consiglio le poesie di Lorella Ronconi: ve le raccomando, perché sono una cura per la mente, che troppo spesso tralasciamo in favore della cura per il corpo.
Curiamo la presunzione, l’insicurezza, la scarsa visione di pensiero con la poesia, con le sue poesie: vi sentirete migliori, ve lo posso assicurare.
Buona lettura!
Al solito mi riserbo di usare la qui presente opinione su altri spazi web, in quanto frutto unico e appassionato del mio personale lavoro
Il grande lanciatore italiano recordman ed eletto atleta del secolo, testimonial a Grosseto per le poesie di Lorella Ronconi: “Si tratta di un evento molto importante – ribadisce il mitico “Cabalisti” – al quale sono orgoglioso di partecipare. Ho avuto il piacere di conoscere Lorella tanti anni fa, quando con i Pirati andavamo a giocare a Grosseto e lei si metteva in un angolo a guardare la partita con la sua biciclettina.“
(c) Di Cristiano Cerbara
RIMINI – Quando il baseball e la voglia di combattere contro tutto per vivere si intrecciano in una cosa sola. Roberto Cabalisti, il grande ex capitano e bandiera dei Pirati per venti anni di straordinaria carriera riminese, il prossimo 12 dicembre sarà testimonial a Grosseto della presentazione del libro “Je roule”, nuova edizione della raccolta di versi scritti da Lorella Ronconi, poetessa grossetana (ma anche cavaliere della Repubblica, membro di varie associazioni per l’abbattimento di barriere architettoniche e culturali e fondatore della “Fondazione Il Sole Onlus”) affetta da una rarissima malattia genetica ossea chiamata pseudoacondroplasia emersa, che da anni la costringe in carrozzella.
Metà della raccolta dei fondi per la vendita del libro andrà in beneficienza proprio alla Fondazione Il Sole, all’evento parteciperanno anche l’ex presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta e il critico letterario Fabio Caressa. Cabalisti non sarà solo testimonial ma è anche l’immaginario protagonista dell’ultima poesia di Lorella Ronconi “Centauri”: “Si tratta di un evento molto importante – ribadisce il mitico “Caba” – al quale sono orgoglioso di partecipare. Ho avuto il piacere di conoscere Lorella tanti anni fa, quando con i Pirati andavamo a giocare a Grosseto e lei si metteva in un angolo a guardare la partita con la sua biciclettina, e da quel momento sono diventato il suo lanciatore preferito. Ed è un onore per me essere visto da lei come il guerriero che trionfa con il sorriso”.
“Il centauro è un mito sospeso tra cielo e terra – dice Lorella Ronconi – soprattutto per noi disabili. Ed è grazie al baseball che per la prima volta mi sono sentita integrata, era quello l’unico luogo in cui ero uguale agli altri. Perciò non potevo non chiamare Roberto, che del baseball italiano è l’ambasciatore”. Cabalisti è stato un simbolo per il baseball riminese e azzurro, ma “Hall of fame” a parte, meriterebbe riconoscimenti ben più tangibili. Ecco il perché delle sue parole amare a commento del fatto del giorno (e dell’inverno), ovvero il passaggio di Mario Chiarini a San Marino. Da bandiera a bandiera: “Probabilmente avrebbe potuto farlo anche prima. Spesso ci si ricorda soltanto delle ultime cose ma non di tutte le cose belle fatte in carriera, come tante prese straordinarie in tuffo con cui Mario salvò diverse partite. Se un problema ha avuto negli ultimi anni a Rimini, la colpa è di chi lo ha allenato. Sono certo che a San Marino Chiarini si rigenererà e farà dei danni. Purtroppo la riconoscenza non esiste e io ne so qualcosa”.
Nuova edizione per “Je roule”, le poesie di Lorella Ronconi
In Toscana la presentazione della raccolta poetica con tre testimonial d’eccezione
02/12/2014, 18:01 | ARTE E CULTURA
“Je roule”, la raccolta più famosa della poetessa toscana Lorella Ronconi, che vide la luce nel 2008 con la prima edizione si appresta ad una seconda uscita con la casa editrice ETS di Pisa, per incontrare le esigenze e le richieste del numeroso pubblico che nel tempo ha rivolto attenzione al volume di poesie. La nuova edizione dell’opera poetica sarà presentata a Grosseto nel pomeriggio di venerdì 12 dicembre al palazzo Aldobrandeschi, sede dell’Amministrazione provinciale grossetana. “Centauri”, questo il nome dato all’evento dal nome di una delle sue poesie più famose, vedrà la partecipazione di tre testimonial d’eccezione, tre amici della poetessa toscana del calibro di Enrico Letta, già Presidente del Consiglio, il campione internazionale di baseballRoberto Cabalisti e il critico cinematografico Fabio Canessa, che accompagneranno Lorella Ronconi nella presentazione della sua opera.“ Confesso di essere alquanto orgogliosa del mio libro – racconta Lorella Ronconi – che alla sua prima edizione ha venduto moltissime copie nelle librerie italiane, e sono un pò orgogliosa anche di me stessa, dato che come donna disabile, con grandissime difficolta’ fisiche e motorie, sono riuscita, per quanto la poesia e le emozioni non sembrino andare più tanto di moda, a farmi apprezzare. Questa presentazione è merito anche della Fondazione Grosseto Cultura – continua – che con “Grosseto Scrive” mi ha dato la possibilità di realizzarla in modo migliore attraverso il premio vinto lo scorso anno.” L’autrice maremmana ha davvero buone ragioni per dirsi orgogliosa: i suoi versi sono risultati vincenti in moltissime rassegne con premi nazionali ed internazionali, da Recanati ad Abano Terme, da Acerra a Roma, da Novi Ligure a Cattolica, con gli awards della poesia. “Je roule”, la lirica dalla quale prende nome il libro, è stata inserita nelle antologie scolastiche edite da Zanichelli per la scuola media e frequenti sono gli inviti che provengono alla poetessa dalle scuole di ogni ordine, interessate a lei per la poesia contemporanea. L’anno scorso poi il libro ha varcato i confini nazionali, arrivando a Las Vegas, dove è stato tradotto in lingua inglese ed edito per gli States con il titolo I role along.
“Portare avanti la poesia – continua la Ronconi – è una cosa molto difficile: scommettere sulle emozioni allo stato puro è un gioco rischioso, che può comportare incomprensione o, peggio, indifferenza, ma ciò che mi spinge a continuare, oltre l’amore per la scrittura, è l’impegno che da oltre 20 anni investo per l’abbattimento di barriere architettoniche e culturali; la mia lotta contro pregiudizi e insensibilità io la combatto anche attraverso la comunicazione, la poesia, appunto. Il mio intento è far conoscere i problemi, le difficoltà che vivono le persone come me, ma anche aiutare a comprendere che le emozioni agiscono negli esseri umani, disabili e non, allo stesso modo. Quella dei “centauri” è una metafora della quale mi sono servita per dare un’immagine delle persone diversamente abili, di questi esseri talvolta “a metà”, per una parte umani, per l’altra alieni, con le ruote di una carrozzella al posto delle ali. Ma questa è anche la nostra bellezza, che condividiamo con quegli affascinanti personaggi che appartengono al mito e che popolano l’immaginario di tutti; come questi, noi “ruotiamo”, voliamo con le nostre ruote tra il cielo e la terra, tra il nostro strano mondo fatto di sofferenza, infezioni, dolori, medici, scale, porte strette, rinunce, offese, invisibilità affettiva e sociale, e quello “umano” in cui lavoriamo, studiamo, abbiamo famiglia, cerchiamo di costruire il nostro futuro.”
Il nuovo lavoro di Lorella Ronconi non è solo occasione preziosa per godere di un appuntamento con la poesia, ma anche per riflettere e fare il punto sulla nostra coscienza di esseri umani, spesso nascosta dal protagonismo dilagante tramite la tecnologia o dalla “crisi” che non accenna a finire ma che, grazie alle sue poesie può avere occasione di essere destata e interessata, con l’opportunità di evolversi.