#riflessionidalletto. Guardare oltre la finestra e immaginare che il tempo non sia mai passato; il melograno sta mettendo ancora le foglie 🍃, il tempo non è passato, i ricordi sono quelli di pochi anni fa. Il sole, la luce, la pioggia, il vento sono gli stessi, come le primavere sulla mia fronte: sono tutte in fila, tutte attese, tutte sudate; conquistate con tanta forza, con le unghie, con la folle tenacia di chi si arrampica a mani nude strisciando verso l’alto, contro la gravità.Guardo fuori dalla finestra, sono beata adesso. Osservo il signor Mel con le sue piccole foglioline rosse e la sua prorompente voglia di essere ancora in fiore 🌺, mi sembra lo stesso di ogni anno, niente è cambiato. Le stesse foglie, forse allora son la stessa anche io? Ancora giovane, ancora uguale?Viaggio con il pensiero e il peso delle primavere, quasi… si cancella per un po’, dentro son sempre la bambina spensierata che cantava alle albe. Dimentico gli anni fino a quando non torno a guardarmi allo specchio, davanti a me si aprono i cassetti della mia esistenza: bagagli impegnativi, voci e colori, suoni e profumi con la stessa presente intensità: mistero!Comincio a immaginare cosa provano le persone anziane… sono dei carichi sospesi un equilibrio tra il loro meraviglioso passato e il futuro incerto breve che rimane. 💬🍃☔🌱🎈🌺© Lorella Ronconi
Foto Fabiola Allegri
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CARICHI SOSPESI IN EQUILIBRIO
TI AUGURO QUELLO CHE I PIU’ NON HANNO
Il mio augurio a tutti voi, con un saluto al tempo avuto, al vecchio anno che se ne sta andando. Per la prima volta felice di lasciare un anno terribile, consapevole che il peggio arriverà ma determinata a sorridere ancora e ancora di gioia terrena. Un augurio al nuovo anno, al giovane ignaro e ricco di appassionata, curiosa innocenza, ti aspetto 2018.
TI AUGURO QUELLO CHE I PIU’ NON HANNO, CON TUTTO IL CUORE TI AUGURO TEMPO
“Ti auguro tempo” – Elli Michler
Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre, ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
60 ANNI INSIEME, UN ANNIVERSARIO SPECIALE, QUELLO DEI MIEI GENITORI, ELIO E ANDREINA
Casal di Pari, 21 Ottobre 1956-Grosseto, 21 Ottobre 2016 : 60 anni insieme.
Nozze di Diamante per Elio Ronconi ed Andreina Savoi
Il 21 marzo del ‘53 si erano fidanzati e tre anni dopo si promettevano amore eterno davanti a Dio, sposandosi nella piccola, meravigliosa chiesa di S. Donato, a Casal di Pari. Giovani e innamorati, avevano il cuore pieno di speranza, ma probabilmente non immaginavano un futuro così speciale e lungo assieme. Venti anni lei, ventitrè lui, tanta incoscienza, ma una forte determinazione a mettere su famiglia.
Povertà e difficoltà non gli mancarono, ma la solidarietà e la complicità che li univa gli consentì sempre di superare ogni ostacolo. Anche quando sembrava che non potessero avere figli, la speranza e l’amore reciproco non li abbandonò; si fecero forza e andarono avanti insieme, sempre fiduciosi, fino a quando sono arrivata io. Certamente a babbo e mamma sarà sembrato tutto perfetto: una bimba prodigiosa, bionda e vivace, una bambola tutta per loro, posso solo lontanamente immaginare la felicità che provarono: erano diventati genitori!
Nell’ occasione del loro 60° anniversario di matrimonio, voglio ringraziarli in modo ufficiale ed esprimergli tutta la mia riconoscenza per la sapienza, la forza, il coraggio, la pazienza che mi hanno trasmesso e per i sorrisi, le carezze, gli abbracci che mi hanno donato fin da quando sono nata.
Erano molto giovani, non erano preparati ad avere una bimba ‘differente’ con così tanto dolore alle gambe ed una malattia che nessuno conosceva. Ma loro non si sono mai arresi.
Ricordo i viaggi su e giù per l’Italia per raggiungere ospedali specializzati, ci si alzava all’alba per non perdere quei treni della speranza; ricordo dottori con le facce strane che mi misuravano. Il camminare mi provocava dolore e allora la mia salvezza era in braccio a babbo. Babbo Elio,il mio rifugio.
E mamma Andreina, la mia forza. Si battè con tutta la sua tenacia per mandarmi in una scuola “normale”; andava per uffici sostenendo che sua figlia doveva crescere in modo normale, come e con gli altri bambini. All’epoca esistevano ancora le scuole differenziali per le persone “diverse”: disabili motori, psichici, sensoriali; la medicina e la ricerca annaspavano senza avere coscienza del gran numero di malattie rare esistenti. L’ ignoranza era dilagante, giganteschi i tabù e i pregiudizi; spesso i genitori di bambini disabili si vergognavano dei loro figli e relegavano la dimostrazione del loro amore per loro entro convenzioni pelose e l’ambito circoscritto delle mura domestiche.
Elio e Andreina, invece, i miei angeli che lasciavano il rosso dell’uovo a me e si dividevano il bianco, che lavoravano anche di notte per mettere insieme i soldi necessari per nuove cure, non hanno mai avuto né vergogna né paura di dire “sì” alla loro storia, di dire “sì” ad una bimba bionda che non riusciva crescere e a camminare, nessuno sapeva il perché.
Ai miei genitori, che non hanno mai disatteso un compleanno, né mai mortificato la mia entusiastica infanzia piena di curiosa, ingegnosa allegria, devo tutto ciò che ho e che sono: una persona viva, felice, realizzata.
Grazie babbo Elio, grazie mamma Andreina, buon anniversario di diamante!
Lorella Ronconi
UN SORRISO NON TOGLIE I PROBLEMI MA LI ILLUMINA CON LA LUCE DELLA SPERANZA
IL SORRISO E’ LA MIGLIORE CURA.
#ilsorrisofabene Tanti mi chiedono come faccio a sorridere nella mia condizione, come mai ho sempre un sorriso in tasca. Pensate che sorrida perchè sono ricca? Mi vedete sui social, qualche volta nei giornali e tv locali, scrivo libri di poesie, sono Cavaliere della Repubblica italiana: forse credete che sorrida perchè guadagno, perchè sono una donna realizzata, o forse perchè ho una famiglia numerosa e numerosi aiuti. Negativo.

Lorella Ronconi
ECCOMI MONDO: FELICE DELLA MIA DIFFERENZA
“Ergo cogito, ergo sum, sive esisto.” Renè Descartes
(Renato Caetesio) Discourse de la Methode IV
Anche con un pannolone ed una carrozzella io sono, io esisto, sono un valore.
Anche se con morfina e farmaci salvavita, è vita.
Anche con le piaghe, il bacino rotto, le anche rotte… il mio cuore batte ed io mi innamoro.
Anche se vivo quasi tutto il giorno a letto: sono viva.
Anche senza viaggiare e non andare in crociera io viaggio e sono libera.
Anche se con due barre di acciaio nella colonna vertebrale, le articolazioni consumate, rotte, io so amare, non sono “un pacco da circo strumentale”: sono una donna, femmina, felice ed orgogliosa di essere DIFFERENTE!
Lorella Ronconi
VOLERE BENE A SE STESSI È ANCHE ACCETTARE CON GIOIA L’ARRIVO. DEL. COPLEANNO
È lei l’augurio. È lei il futuro.. La Tenerezza e la Gioia che sanno di buono e profumano di Speranza. Grazie Simone Chiara Ronconi Mori.. ❤ Viva Benedetta e zia Lorella (^_-)
Scritto da Lorella Ronconi con WordPress per Android