“Io so che il tuo amore per me ed il mio per te non hanno confini, limiti, barriere.
Ci staremo a fianco senza accorgerci che siamo uno differente dall’altro, perchè solo l’AMORE è l’UNICA cosa UGUALE che ci INTERESSA e ci UNISCE”
Lorella Ronconi
Il progetto della costituzione della ‘Fondazione il Sole’ nasce a Grosseto nel 2001, quando i membri di due associazioni che si occupano di handicap cominciano a ragionare insieme sulla necessitа’ di realizzare una casa famiglia per ospitare persone con grave disabilitа’, che non possono più essere seguite dalle loro famiglie. I due sodalizi sono l’Associazione Grossetana Genitori Bambini Portatori di Handicap ed il Comitato Provinciale per l’Accesso – entrambi operanti da anni nel nostro territorio – che nel loro insieme rappresentano un centinaio di famiglie.
Il problema del futuro di un figlio o figlia disabile è vissuto con particolarmente angoscia dai genitori. La prospettiva della morte o dell’impossibilitа’ di accudire i propri figli per i limiti naturali connessi con il progredire dell’etа, infatti, coincide con un’assenza di risposte assistenziali di qualitа per le persone disabili non autosufficienti. Ad oggi, d’altra parte, nel caso in cui venga meno il sostegno della famiglia, le persone con grave disabilitа finiscono in ‘istituti’ oppure in ‘moduli dedicati’ all’interno delle cosiddette R.S.A. (Residenze Sanitarie Assistite, ovvero case di riposo), indipendentemente dalla loro etа anagrafica. In definitiva, il rischio concreto per questi soggetti, nel caso non ci siano familiari disposti a farsene carico, è quello di finire ‘sepolti vivi’.
Il Progetto Il Sole – che in estrema sintesi prevede la costituzione di una Fondazione ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilitа Sociale) finalizzata alla realizzazione ed alla gestione di una casa famiglia – nasce per dare una risposta qualitativamente elevata a questo tipo di esigenza e per far fronte a situazioni di reale emergenza familiare (si pensi, per esempio, all’eventualitа di un ricovero ospedaliero di un genitore o, addirittura, dell’unico genitore rimasto).
Per arrivare a costituire la Fondazione, e Per realizzare la casa famiglia, i membri delle due associazioni hanno prima costituito il ‘Comitato promotore per la Fondazione il Sole – ONLUS’, nel 2002, che aveva l’obiettivo di raccogliere una parte dei fondi necessari, il quale poi è stato sciolto per costituire la “Fondazione il Sole – ONLUS”
La casa famiglia ‘Il Sole’: la prima pietra nel 2005
La nuova casa famiglia, inserita nel cuore di uno dei quartieri più vitali della città, è una struttura residenziale di piccole dimensioni, progettata, arredata e gestita come se fosse una vera e propria casa, nell’intento di riprodurre il più possibile le condizioni ed i ritmi di vita tipici di una qualunque famiglia.
La struttura – composta da due edifici ad un piano di 270mq ciascuno, collegati da un portico, e da un edificio separato, destinato a centro sociale e sede della Onlus – ospitа complessivamente 14 persone disabili (7 per edificio). Ogni blocco ha 3 camere da letto doppie ed una singola destinata alle emergenze per periodi di tempo limitati (ricoveri di sollievo). A questo, sempre per ogni edificio, si aggiungerа una cucina, un soggiorno, uno studio ed alcuni locali di servizio. In altre parole, si tratta semplicemente di una casa, non di una piccola casa di riposo (pur progettata per esigenze particolari).
La realizzazione della casa famiglia, del centro sociale e del parco, nonché l’acquisto degli arredi sono costati complessivamente 2,3 milioni di euro. Il tutto realizzato grazie alle sinergie di persone, aziende, enti pubblici, privati, semplice affetto e sincero passaparola di una valanga di umanità.
Grazie a tutti!!!
Fondazione IL SOLE – ONLUS – Via Uranio 40/B – 58100 Grosseto
Segreteria: 0564 – 49.17.30 039 – presidente Massimiliano Frascino: 334-90.54.973
E-mailmfrascin@gol.grosseto.it; fondazioneilsole@gmail.comSito Web http://www.fondazioneilsole.it/
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Per sempre vento
Che sfronda i pensieri
Per sempre mare
Distesa bagnata
Che ondeggia
M’affonda
Mi monda
E giù, in fondo,
ti invoco e m’abisso.
Per sempre fuoco
Rovente la pelle
Guardata da te
Mi sciolgo
Bruciata ti brucio
di rosso,
ti guardo e m’affosso.
Per sempre terra
distesa incompleta
saldo tappeto
sul quale riposo
mi nutro, cresco,
profumo di fiore …
…e attendo per sempre
quel vento che sfronda i pensieri.
Lorella Ronconi – JE ROULE – Ed. ETS Pisa
Foto di © Luca Coscarelli
Da dove inizia il giudizio? Dal pre-giudizio?
“E poi ci troveremo come le Star
A bere del whisky al Roxy Bar
O forse non c’incontreremo mai
Ognuno a rincorrere i suoi guai
Ognuno col suo viaggio ognuno diverso
Ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi”
Tratta da “Vita Spericolata” di Vasco Rossi
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/24/disabili-prove-tecniche-di-classi-differenziali/1038010/
Le classi differenziali per i disabili stanno riaffacciandosi nella scuola italiana. Questo sta accadendo alla chetichella nella provincia di Napoli, cercando di contenere le proteste, peraltro contenute, degli addetti ai lavori. Per realizzare un golpe nel sistema scolastico inclusivo al quale l’Europa e l’Occidente tutto guarda ancora oggi con attenzione, si è scelto di far finta di niente, di lasciare che il fatto accada senza clamori particolari. Lo schema è quello classico: si identifica un piccolo comune, un istituto comprensivo, una classe della scuola primaria e, progressivamente, se ne stravolge la composizione.
Iinfatti, nella classe Terza sez. A dell’Istituto comprensivo De Ruggiero di Brusciano risultano iscritti quattro alunni disabili su un totale di ventidue. La scuola ha provato, invano, con gli strumenti a disposizione, a chiedere quello che in un Paese normale dovrebbe accadere in tali circostanze: lo sdoppiamento della classe. Il csa di Napoli (leggasi il provveditorato) non ha ritenuto di dovere fare nulla e quindi, con tutta evidenza, da settembre a Brusciano partirà un’esperienza pilota di distruzione della scuola dell’inclusione.
Quando fummo, qualche mese fa, invitati ad intervenire ebbi l’ingenuità di credere che una soluzione l’ufficio scolastico regionale ed il csa l’avrebbero trovata. Ingenuità appunto. Oggi sappiamo quello che succederà per 22 alunni di cui 4 con disabilità medio-gravi (il lettore scusi questa orribile precisazione alla quale peraltro la Pubblica amministrazione è molto sensibile) dal prossimo mese di settembre. Ci sarà un insegnante di sostegno, probabilmente non di ruolo e poco specializzato e uno spazio “separato” nel quale i quattro bambini disabili trascorreranno il tempo scuola.
Forse qualche genitore di bambino normodotato e qualche insegnante guardando la scena che si ripeterà tutti i giorni con la “deportazione” (il termine non è casuale) al mattino dei bambini disabili osserverà compiaciuto e/o indifferente quello che accade agli “altri”. Qualche esperto del ministero in viale Trastevere forse è già all’opera per riproporre la geniale idea delle scuole polo per i disabili e, statene pur certi, citerà ad esempio virtuoso la scuola De Ruggiero di Brusciano.
Nel mondo aziendale il marketing si fa utilizzando per lo più le emozioni, con la pubblicità si vende e si comunica in modo più o meno educativo: mai si è arrivati ad utilizzare la persona diversamente abile in uno spot.
Nel marketing commerciale, si mettono belle ragazze con scollature, gambe lunghe, bambini biondi perfetti, donne indaffarate per le pulizie, mamme senza smagliature ed esigenti, adulti con la sola pecca del capello bianco…
Si è arrivati a qualche bel maschio, alle nonne con qualche ruga che fanno la sfoglia, alle persone di colore, ma mai a delle persone disabili motorie o psichiche, come se, noi non fossimo degli acquirenti o dei consumatori… Bah!!!
Forse per le aziende noi persone con disabilità “noi” non siamo abbastanza “cinematografici” da essere portatori di marketing? O forse i grandi creativi pubblicitari sono lontani dal tirar fuori dalla loro “lampada” l’idea che una persona con disabilità può essere “portatrice” di economia?
Applausi alla Guinness, hanno avuto una idea geniale, oltretutto “cantata e ribadita” da ogni disabile: “METTITI NEI MIEI PANNI PER CAPIRE QUALE E’ LA MIA PROSPETTIVA, VIENI OGNI TANTO TU AL MIO LIVELLO PRIMA DI DETTAR LE REGOLE DEL TUO, CONOSCI I MIEI VALORI… UNA VERA “SQUADRA” LO FA E BRINDA ALLA GIOIA DELLA VERA AMICIZIA CHE VINCE SOPRA OGNI COSA”.
La libertà? Non è forse del profumo di salsedine
che dondola in un pensiero libero
abbracciato alle ali di bianco gabbiano?
Maremma, è da te che scoprii di amar troppo
questa mia vita prigioniera.
A te, mio giallo grembo, materno amore fedele,
brindo, oggi, ai colori che mi dai,
al tuo cielo regale, alle tue stelle,
sei ancora Solstizio d’Estate
con me ed io con te,
amante,
di questa mia azzurra,
povera vita prigioniera.
© Lorella Ronconi
(Renato Caetesio) Discourse de la Methode IV
Brilla brillante ballante
Natura fatata creatura tu sei
Di creazione sublime
incantatata e incantato il Creatore di te.
Ti amo brillina magia
Che nei profumi di campi
di Giugno calore
Di grano maturo
Paillettato svolazzo dorato
Tu indori e le notti di Giugno
Son favole di vero scintillante
Umile grande maestoso incanto.
Ti amo
Lucciola, mia santa
gioiosa poesia.Lorella Ronconi
10 Giugno 2014
Lorella Ronconi
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@lorellaronconi
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