NOTTI CHE SANNO DI TEPORE
Un altro giorno incredibilmente è passato, lui mi vuole far credere che è volato, invece è stato duro il suo conto da pagare.
Ore, minuti, secondi trascinanti che portano con sé anni, mesi, settimane…di sofferenze senza arcobaleni. Ogni ruga sul mio volto racconta di questi lunghi interminabili giorni che, alla sera, ruffiani, fanno finta di aver solo sfiorato la mia vita.
Giorni di attese, ansie, paure, lacrime, tra scrosci d’acqua e fresche ombre sudanti speranza.
Segni che parlano di voi, cari giorni della mia vita, tutte le cicatrici sul mio corpo, tutte le pieghe del mio volto.
E… ancora domani, domani, ancora, ancora altri giorni, per librarsi e rincorrere queste sere che sanno di tepore.
© Lorella Ronconi
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