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L’ARCOBALENO? UN SORRISO TRA UNA LACRIMA ED UN PIANTO

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“Nella profondità dell’inverno, ho imparato alla fine che dentro di me c’è un’estate invincibile. “
Albert Camus

Scritto con WordPress per Android da © Lorella Ronconi


A TE CHE LEGGI, ADESSO, UN SORRISO, CHE POSSA ILLUMINARE UN PEZZETTINO DEL TUO DOMANI

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Se qualcuno non ti sorride, sii generoso e offrigli un sorriso. Nessuno ha più bisogno di un sorriso di chi non può sorridere agli altri.” Anonimo

A volte i giorni sono  molto lunghi per chi, come me,  è costretto a stare molto tempo a letto chiusa nella stanza, a volte da qui non si vede nemmeno la luce del sole, non si percepiscono il cielo, i profumi, gli odori, è difficile immaginare la vita che continua, si muove, si affanna.

Si, riconosco che è molto dura, piango per i dolori alle ossa, con il freddo e l’inverno poi non si può spiegare agli altri quanto sia difficile. ma un sorriso come si può cancellare? Fa parte di me, mai potrei farne a meno, cerco sempre di averlo di riserva perché penso io per prima ne ho bisogno, un sorriso a me, per me. Ognuno di noi è fatto di felicità, anche se non ne è consapevole, ognuno di noi necessita di un sorriso, ognuno di noi ha diritto a un sorriso.

In questa notte lunghissima ho tirato fuori dal cassetto anche il mio “buon domattina” a chiunque, a te, che leggi, adesso, regalo il mio sorriso, che possa illuminarti un pezzettino  del tuo domani.

Scritto con WordPress per Android da © Lorella Ronconi


PER APRIRSI AL SORRISO BISOGNA AVER MATURATO NEL CUORE UNA PROFONDA RICONCILIAZIONE CON LA PROPRIA VITA

“CHI SOFFRE RIESCE A SORRIDERE NELLA MISURA IN CUI HA ACCETTATO PROFONDAMENTE LA SOFFERENZA”

jeRoule

L’autoironia: un angelo che sa dove correre e dove esitare…

Parafrasando il Calvino delle Lezioni Americane, possiamo dire che l’autoironia è una delle qualità che ci rende «leggeri» a noi stessi e «leggeri» anche per gli altri. Chi si prende in giro ha un passo lieve, cadenzato, non si ostina e non si attarda su ciò che non lo merita: come l’angelo del proverbio americano, sa dove correre e dove esitare. Molti ingredienti compongono la freschezza e la valenza ‘terapeutica’ dell’autoironia, questo sguardo sapiente e divertito su sé stessi. Il sano prendersi in giro esprime, innanzitutto, un atteggiamento disteso, riconciliato. Non si può sorridere di sé stessi con pienezza se si è preoccupati o agitati: per aprirsi al sorriso (perché di apertura si tratta) bisogna aver maturato nel cuore una profonda riconciliazione con la propria realtà e con la vita. Anche chi soffre riesce a sorridere nella misura in cui ha accettato profondamente la sofferenza. Nell’ autoironia, inoltre, si manifesta la capacità di porre tra noi e le cose una distanza ottimale, che rivela il superamento dell’egocentrismo e un’acquisita saggezza di vita.

Giovanni Salonia.

Tratto da: Sulla Felicità e dintorni. Tra corpo, parola e tempo, Ed. Il Pozzo di Giacobbe, p. 96


SALDE ALI

SALDE ALI

SALDE ALI

Io e il mio cuore immaginiamo

coraggiosi occhi che ci guardano,

sorrisi che dolci ci accarezzano,

baci che al risveglio ci sorridono,

salde ali che in un abbraccio ci liberano.

 

© Lorella Ronconi


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