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ECCOMI 2016, PRESENTE! UN ANNO VINCENTE, AUGURI A CHI COME ME E’ IN CASA SOLO… AUGURI A VOI STELLE CHE SAPETE GUIDARE IL BENE PER IL MIO BENE

“Auguri ai miei dolori che fedeli amanti non mi mollano mai, auguri a tutti voi amici coraggiosi, il valore della vostra amicizia brilla, illumina questo cielo molto più dei fuochi d’artificio e dei petardi epuloni, grazie a voi stelle che sapete guidare inconsapevoli il bene del mio bene.”

ImmagSine

Dal mio letto, anche in questo anno ho viaggiato grazie al blog, ma ancora pronta per un nuovo viaggio, un nuovo orizzonte da seguire e inseguire, ma prima di tutto.

Vorrei fare gli auguri per l’inizio di questo viaggio nuovo a tutte le persone che, come me, sono state sole in casa, a letto senza poter avere altre possibilità, a quelle che sono accucciate sotto i ponti tra cartoni o impaurite sui barconi.
Alle persone sole nelle camere di ospedale a coloro che vegliano sulle sedie la notte, a quelle che vegliano perché sono al lavoro, a chi deve guidare il camion per trasportare il cibo a quei ciccioni che sono convinti che si festeggia solo a tavola con il piatto pieno.
Alle persone ammalate, alle famiglie con dei bambini speciali, alle famiglie preoccupate perché non riescono ad andare avanti e vanno in segreto alle Caritas con vergogna, è colpa delle banche se i loro bambini questo anno non hanno giocattoli, sì, perché nel 2016 ci sono ancora bambini che non hanno giocattoli, ma anche bimbi ai quali manca cibo, vestiti, medicine e genitori. Orfanotrofi pieni di occhi che cercano una mamma e un papà. Ospizi grandi di anziani che aspettano una carezza almeno dall’infermiera. Auguri a chi aspetta quella telefonata, il collegamento Skype per vedere il sorriso del suo amore, a chi sta davanti al tablet in dubbio se messaggiare quel figlio lontano, auguri a chi aspetta il risultato delle analisi istologiche, a chi ha litigato e non sa come fare per tornare indietro e chiedere scusa. Auguri a chi non trova pace, giustizia, il perdono, a tutti voi
va il mio saluto stanotte.
Sono felice e serena nonostante la mia povertà e solitudine, sto molto bene con me, come godere di un cielo azzurro nonostante il dolore e la sofferenza alle ossa.
Auguri ai miei dolori che fedeli amanti non mi mollano mai, auguri a tutti voi amici coraggiosi, il valore della vostra amicizia brilla, illumina questo cielo molto più dei fuochi d’artificio e dei petardi epuloni, grazie a voi stelle che sapete guidare inconsapevoli il bene del mio bene.

Lorella Ronconi
http://www.lorellaronconi.it


“NONNO NATALE: «In che altro modo avrei potuto avervi qui tutti e stare insieme?»

Dovremmo goderci i nostri cari finché sono in vita, ma, secondo me, non solo per Natale.

Non amo fare pubblicità ma quando essa comunica messaggi educativi, sociali, civili importanti è giusto sottolinearne la valenza. Uno spot pubblicitario della catena di supermercati tedeschi EDEKA. Spot meraviglioso e azzeccatissimo ci  ci narra con grande verità, la realtà triste di solitudine che molti nonni vivono nel quotidiano e, con forza, nel periodo delle feste.

Uno spot che ben narra la condizione di molti genitori, di molte famiglie, di molti figli, in questo mondo “globalizzato” anche la famiglia è “sparsa” allontanata  oggettivamente e soggettivamente. Il padre nello spot si inventa un modo estremo per poter rivedere i figli tutti assieme nel giorno di Natale.  

L’idea? La difficoltà di un padre anziano (e di molti genitori purtroppo) a raccogliere intorno a sé figli e nipoti per il giorno di Natale. Il protagonista di questa pubblicità non demorde, mette in atto uno stratagemma per riuscire nel suo intento. Come andrà a finire? Non è il caso di rovinare la sorpresa, vale la pena vederlo.
«In che altro modo avrei potuto avervi qui tutti e stare insieme?» dice il padre ai suoi figli e nipoti.

Vale la pena stare insieme per davvero, non bastano i messaggini virtuali, non possiamo rimandare il presente, potrebbe non tornare mai piu’.